Continua il processo contro gli anarchici leccesi
fonte accidiahc.org
Dopo la totale liberazione di tutti gli imputati in custodia cautelare (Salvatore, Saverio, Cristian e Marina) avvenuta nell'udienza del 1 marzo 2007, altri testimoni dell'accusa sono stati ascoltati dalla Corte. Non ha ancora concluso la sua deposizione il sostituto commissario della Questura di Lecce, che ha tracciato nelle ultime due udienze il filo riassuntivo delle accuse per singoli reati mossi ad alcuni compagni; mentre l'accusa per associazione sovversiva è stata nuovamente ritenuta insussistente dalla Corte nell'ordinanza che ha disposto la liberazione di tutti i compagni con motivazioni molto approfondite, anche il quadro indiziario per i reati specifici sembra sgretolarsi, anche in seguito alle trascrizioni delle intercettazioni ambientali, telefoniche e telematiche operate dai periti nominati dal tribunale.
Nonostante tutto il P. M. continua ad avanzare la teoria dell'associazione sovversiva esistente ed operante su tutto il territorio nazionale e di cui gli anarchici leccesi sarebbero solo una parte. Infatti i suoi sforzi in tal senso sono stati e probabilmente saranno molto numerosi e costanti. La stessa sua opposizione agli arresti domiciliari concessi a Salvatore e la libertà a Marina nel luglio del 2006 e che in seguito all'esito del ricorso in cassazione ha riportato Salvatore in carcere e Marina ai domiciliari per una settimana, è stata una palese manovra per rimettere in gioco la questione 270 bis. Alcune testimonianze, più di altre, come quella del capo della digos di Torino, e il maggiore dei Ros di Trento, hanno aiutato in tal senso l'accusa, facendo comprendere più dal linguaggio utilizzato che non dal racconto dei fatti, quanto lo Stato italiano stia lavorando in questa direzione, con la palese o mal celata affermazione da parte di questi uomini dello Stato che le loro indagini nei confronti degli anarchici, sono condotte per eversione sulla base della semplice idea, appartenenza, conoscenza tra individui. I reati specifici sono solo il pretesto. A tal proposito particolare rilevanza è stata attribuita al bollettino Tempi di guerra, mentre estremo rilievo hanno avuto i profili di alcuni anarchici che gli inquirenti considerano "leader" e di cui gli altri sarebbero "gregari" o "luogotenenti" (Termine usato dal maggiore dei Ros di Trento).
Nulla di nuovo sotto il sole ma dichiarato e reso pubblico.
Non è ancora prevedibile la data della sentenza. Prossime udienze giovedì 22 e 29 marzo, 5 e 12 aprile.
Anarchici salentini
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