Copenhagen - Never trust a COP - A Call to Climate Action

Chiamata

La catastrofe è reale e il cambiamento climatico è uno dei suoi vari sintomi. Il discorso inevitabile di COP15 “salvare il mondo dalla crisi climatica” non è altro che un'elaborata bufala per depistare le reali intenzioni del COP15: quelle di restaurare la legittimità del capitalismo globale inaugurando l'era del capitalismo “verde”. Una nuova retorica di “salvare il clima” esisterà per giustificare la loro repressione, le loro frontiere fortificate, le loro guerre per le risorse coloniali. Per dare all'Imperatore nuovi abiti. La nostra risposta a questa incredibile bugia è un assoluto NO senza compromessi al loro sistema.

Deve essere scosso ben altro che le nostre abitudini vacanziere per sostenere il mondo nei tempi a venire. Sarebbe folle affidare le nostre speranze alle persone che continuano a uccidere il pianeta per soldi. A Copenhagen, parleranno di come creare propriamente un mercato per mercificare e quindi inquinare la biosfera, espropriando milioni di persone dalle loro terre per trarre profitto dalla distruzione di ciò che rimane sulla terra. I governi e le corporazioni non sacrificheranno la loro crescita per ridurre le emissioni di carbonio, o lo faranno solo per creare il loro nuovo regime autoritario.

L'intera retorica della “crisi climatica” e della “crisi finanziaria” è una cinica manovra degli specialisti manipolatori di stato per negare la crisi omnicomprensiva della cosiddetta civilizzazione. Il COP15 non farà altro che nascondere la guerra che il capitalismo sta facendo contro tutta la vita del pianeta, una guerra che si è protratta su tutta la superficie terrestre durante gli ultimi cinquecento anni, una guerra che ingloba la totalità della terra incluso oceani e atmosfera. Nel mezzo della guerra, uno non parla di gestione e “soluzioni tecniche”. Non puoi combattere una guerra pretendendo che la guerra non esista, negando di vedere la repressione e diventando complice nell'accettare false promesse di una piccola tranquillità borghese. Invece, bisogna riconoscere il nemico. Scegliere da che parte stare. Combattere.

Solo sbarazzandosi di coloro che aspirano a rappresentarci e sconfiggendo l'ideologia di una crescita economica, produzione industriale e consumo senza fine possiamo riprenderci il controllo delle nostre vite e del pianeta. E' tempo di dire: stiamo per attaccare coscientemente le strutture che supportano il COP15: romperemo le linee della loro polizia; rifiuteremo di negoziare con governi belligeranti e media radicati; rifiuteremo di stare al fianco di ONG vendute e di tutti i cosiddetti leader della protesta; rifiuteremo ogni governo e autorità e non solo delegittimando l'attuale. E' tempo di dire perchè pensiamo che l'insurrezione è necessaria per iniziare realmente il cambiamento che tutti sperano disperatamente. Agendo insieme in un'opposizione fondamentale al potere potremmo avere un primo sguardo alla ricchezza e alle opportunità possibili quando le idee, le esperienze e i concetti sono condivisi fra persone provenienti da tutto il mondo.

Avanti con le brigate internazionali !

E' guerra sociale non caos climatico !

http://nevertrustacop.org/

Gio, 08/10/2009 – 11:43
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