Firenze - Solidarietà ai compagni greci

Nel pomeriggio a Firenze si è svolto un presidio solidale per Alexis e per gli insorti greci. Una sessantina di persone ha bloccato il traffico nella strada sotto il consolato greco, partendo poi in un corteo spontaneo per le vie del centro fino alla stazione di santa maria novella. Evidente era la rabbia dei compagni, così come evidente era il nervosismo degli sbirri. Augurandoci che questa rabbia possa sfociare ancora nelle strade, ribadiamo la nostra complice solidarietà ai compagni greci.

Segue una copia del volantino distribuito:

LA ROTTURA

Solidarietà agli insorti di Grecia Sabato scorso, nel quartiere di Exarkia ad Atene, la pallottola di un poliziotto ha stroncato la vita di Alexis Grigoropoulos, 15 anni. Contrariamente a quanto riportato dai servi della cosiddetta Informazione, Alexis non è stato ucciso durante un corteo di protesta o un attacco alla sbirraglia: è stato abbattuto mentre trascorreva il sabato sera con gli amici. Uno sbirro, indispettito da qualche parola forte partita da un capannello di gente nella piazza, lo ha ammazzato a sangue freddo (pare che abbia addirittura preso la mira dopo essersi allontanato). Il resto è oramai noto: l'ennesimo omicidio di Stato ha acceso la rabbia di un popolo mai domato, già esasperato dall'aumento dei prezzi, dai tagli allo stato sociale, dalla repressione del dissenso, dalle morti sul lavoro. Negli ultimi anni, con l'ingresso nell'unione europea, la Grecia è stata dilaniata da un processo di modernizzazione forzata, cui vengono sacrificati l'ambiente naturale, le garanzie sindacali, l'occupazione, l'accesso all'università. Il tutto nel delirio di Sicurezza che sta investendo l'Europa dopo l'undici settembre, e sotto l'egida di un governo (presieduto dal conservatore Kostas Karamanlis) che non ha niente da invidiare a quello dell'immondo Berlusconi. Quello che i giornali non dicono è che in Grecia centinaia di migliaia di persone non si stanno rivoltando semplicemente contro un governo corrotto, o una riforma universitaria, o l'ennesimo libro bianco sul lavoro: nel mirino degli insorti stanno il capitalismo mondiale e il suo servo locale, lo Stato greco, riconosciuto, al pari di tutti gli altri, nemico. Così gli insorti hanno attaccato negozi e auto di lusso, caserme, banche, supermercati. Così hanno preso d'assalto il parlamento, la Banca Nazionale e hanno occupato le università. Oggi, in Grecia, è un'intera vita di miseria che viene presa d'assalto. Con una lucidità che brilla quanto le fiamme che divampano ad Atene, Salonicco, Patrasso, Corfù, Rodi, Volos, Creta, Ioannina... Quello che i giornali non dicono è che su questa Rivolta senza capi soffia il vento del più forte movimento anarchico d'Europa, un movimento nato da quella straordinaria onda antiautoritaria che tra il 1973 e il 1974 demolì il fascismo a stelle e strisce dei Colonnelli, pagando con 44 morti, migliaia di arrestati e torturati. Quello che i giornali non dicono è che la Grecia, mettendo in ginocchio il Governo e i suoi armati, sta dando a tutta l'Europa un esempio luminoso di forza e determinazione, dimostrando che nell'Occidente dominato dalla dittatura del mercato (con la sua polizia ad ogni angolo di strada, col disprezzo per la vita della gente sempre più ostentato dai politici di ogni colore) E' POSSIBILE ATTACCARE, ROMPERE, DEMOLIRE LA GABBIA. Non passa giorno, qui in Italia, senza che delle persone muoiano sul lavoro, avvelenate da un inceneritore o da una Grande Opera, rinchiuse in una galera o in una questura, colpite da uno sbirro o da un fascista. E noi cosa facciamo? Per quanto ancora ci limiteremo a tifare di fronte a una trasmissione di Santoro, ad indignarci su un best-seller di Travaglio, a sperare nel prossimo governo di centro-sinistra, a sfilare in parata con l'autorizzazione della Questura o tutt'al più a bloccare qualche strada o qualche ferrovia? Per quanto ancora continueremo a lamentarci, invece di rivoltarci davvero?

SOLIDARIETA' AGLI INSORTI DI GRECIA - LIBERTA' PER GLI ARRESTATI LA LORO LOTTA E' LA NOSTRA - RIVOLTIAMOCI OVUNQUE

Anarchici

Gio, 11/12/2008 – 11:47
tutti i contenuti del sito sono no-copyright e ne incentiviamo la diffusione