Genova - Digos e ignari passanti uniti nello sconcerto, una quarantina di sovversivi inneggiano: "vogliamo gli alpini!"

Ha lasciato un po' tutti sconcertati quest'oggi (sabato 8 Agosto 2009) lo spettacolo di una piccola e variopinta folla di una quarantina di soggetti (non più di 10 secodo la questura!) dall'aspetto decisamente poco raccomandabile, che inneggiavano "vogliamo gli alpini!" sotto la caserma dei Carabinieri di piazza Fossatello a Genova. Siccome però in natura ogni evento ha una sua spiegazione precisa cerchiamo di ricostruire gli avvenimenti precedenti lo sconcertante episodio. Era una placida e assolata giornata di Agosto a Genova quando un gruppo di facinorosi ha incontrato e circondato una pattuglia mista "sbirri-alpini" dicendosi determinata ad impedire l'espletamento del loro "lavoro", quello cioè di vigilare sulla nostra "sicurezza" minacciata da pericolose orde di venditori abusivi e per fortuna tutelata dai nostri bravi ragazzi fieramente di ritorno dalle nostre tante "missioni di Pace" in tutto il mondo dove hanno potuto esercitare ed affinare le loro migliori armi di persuasione e di tutela della "sicurezza", la sicurezza voluta dai Padroni: la violenza e lo stupro. Dopo un primo scambio di insulti e di battute il fiero Cicciuzzo a capo del contingente misto avvisa: "noi riprendiamo il nostro lavoro", la piccola folla però è unanime "e noi veniam con voi" ma alta e determinata si leva la voce di Cicciuzzo "e allora andiamo tutti in Questura"...e così ci si guarda in faccia e si decide di andare. Si parte a mo' di corteo carnevalesco, i buffoni in maschera davanti, i loschi sovversivi tutti quanti dietro, partono sberleffi, sputi, slogan al limite dell'apologia di reato, ma i nostri baldi eroi proseguono dritti e incuranti nell'espletamento del loro lavoro. Così in Corteo si arriva in questura ma colpo di scena a finirci rinchiusi dentro sono solo Cicciuzzo e i due Pennuti mentre la folla di provocatori rimane impunita a megafonare sotto l'infame palazzo. Siccome (uffa) Cicciuzzo e i due Pennuti pare non tornino più il variopinto gruppo eversivo parte in cerca di altri esemplari con cui divertirsi finchè non giunge una voce: pare che due Pennuti siano stati visti entrare a nascondersi nella Caserma dei Carabinieri di Piazza Fossatello. Il drappello di facinorosi parte alla carica, lungo il tragitto la più subdola delle istigazioni a delinquere in una città segnata dall'alcolismo "depenna un alpino e viincerai una cassa di birra!". Effettivamente alla Caserma dei Carabinieri di Piazza Fossatello qualcosa stava accadendo se consideriamo che giunto sul posto lo scapestrato gruppo d'indomiti ribelli ha potuto ammirare alle finestre di quest'altro Palazzo Infame una riga di Polizziotti intenti a scattare foto. E' stato solo a questo punto che nel gruppo di Zecche Sovversive qualcuno ha cominciato a lamentare: "però senza gli alpini non ci si diverte", qualcun'altro è giunto ad azzardare "certo che se anche a Genova avessimo i militari come nelle altre città...", è stato solo allora che dalla piccola folla si è levato unanime un urlo "alpini", "alpini", " alpini", "vogliamo gli alpini!" (Nella Foto la tipica "pattuglia mista" alla genovese: Due Pennuti e un Cicciuzzo!)

Dom, 09/08/2009 – 12:12
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