I falchi e il carceriere Nesa

fonte: http://ch.indymedia.org/

Il carceriere Nesa fa profitti basandosi sulla privazione della libertà dei falchi.

Notizia del 31/07/2007 - 07:44 tio

La falconeria della discordia, le accuse di Besomi: "È il regno del profitto"
Prende ufficialmente posizione oggi il presidente della Società Protezione Animali di Bellinzona (SPAB) Armando Besomi che attacca il Centro di Falconeria: "Il falconiere ottiene soldi e applausi" e parla di "gabbie dorate attorno alle quali si annida il mondo del profitto".

LOCARNO - Sul centro di Falconeria di Locarno preso di mira negli scorsi giorni dal Fronte di liberazione animalista (ALF) prende ufficialmente posizione oggi il presidente della Società Protezione Animali di Bellinzona (SPAB) Armando Besomi. Ieri sera il Comitato della Spab si è riunito e ha criticato il Centro la cui inaugurazione è imminente: "Falconidi e strigidi nella vita naturale avrebbero tutto il cielo per loro, pertanto una simile infrastruttura – che sembra sia stata negata in altre parti della Svizzera – è una violazione della dichiarazione universale dei diritti dell'animale, violazione che stende un velo d’ombra sulla splendida città di Locarno e sul suo pregiato turismo che fa della natura integra la carta di visita offerta a chi giunge in Ticino" scrive Armando Besomi.

La Spab fa sapere che intende adoperarsi per far sì che la popolazione venga debitamente informata sulle sofferenze alle quali i rapaci in cattività sono esposti: "Credere di insegnare ai giovani e agli spettatori ignari, la vita degli animali con metodi Medioevali, è un atteggiamento arroccato ai tempi che devono far parte della storia la quale, semmai, deve configurarsi a monito per un maggior rispetto di ogni forma di vita".

Negli scorsi giorni il Centro di falconeria è stato oggetto di un grave atto vandalico da parte di ignoti, un gesto che è stato rivendicato dal Fronte di liberazione animalista (ALF).

La Spa di Bellinzona invita il Fronte di liberazione degli animali a "desistere da atti illeciti che portano solo simpatia a coloro che magistralmente nascondono la reale sofferenza di poveri animali" e parla di "atti illeciti che determinano alla fine la morte di splendide creature viventi divenute schiave di un pezzo di carne con il quale il falconiere ottiene soldi e applausi".

Besomi si rivolge anche alla popolazione del Locarnese e del Ticino a non assistere a "questa scialba dimostrazione effettuata con animali apatici cui la prigionia ha tolto la reale fierezza della specie". Un appello rivolto anche ai docenti: "Portare gli allievi nella natura delle nostre valli e delle nostre montagne a contatto con la fauna, è una lezione di vita che il Ticino ci offre, senza bisogno di gabbie dorate attorno alle quali si annida il mondo del profitto, un mondo che non tiene minimamente conto delle reali necessità degli esseri viventi e senzienti, chiaramente definiti dalla nuova Legge per cui gli animali non sono più cose".

Mar, 07/08/2007 – 11:19
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