Lampedusa, sbarco di migranti: «Ci sono delle vittime»
fonte indymedia.ch
È finito in tragedia uno dei tanti “viaggi della speranza” di migranti nordafricani diretti verso le coste italiane. Trentuno clandestini sono stati tratti in salvo mercoledì mattina dalle motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza a sud di Lampedusa. Arrivati al centro di accoglienza dell’isola, hanno però raccontato che alcuni di loro non sarebbero sopravvissuti alla traversata. Si parla di un numero variabile tra 7 e 20 persone i cui corpi, sempre secondo i racconti dei superstiti, sarebbero stati gettati in mare.
I migranti, tra cui ci sono anche quattro donne e due bambini, hanno raccontato di essere partiti cinque giorni prima da un porto della costa libica, di aver finito il carburante e di aver perso la rotta. Il gommone di sette metri sul quale viaggiavano, ormai alla deriva, è stato avvistato a 67 miglia a sud-est dell’isola delle Pelagie.
Martedì notte, a Trapani, 55 migranti hanno invece tentato la fuga dal cpt «Serraino Vulpiita», nel quale erano detenuti, appiccando un incendio alle stanze della struttura. Fortunatamente nessuno dei clandestini è rimasto ferito, mentre le fiamme sono state spente dai vigili del fuoco. Un tentativo di fuga analogo, attuato il 28 dicembre 1999, aveva causato la morte di sei extracomunitari nel rogo appiccato da alcuni di loro.
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