[Milano] "Dopo i cinque minuti di coraggio...": incontro su pentitismo e dissociazione alla Mandragola

10/04/2016 - 15:00
10/04/2016 - 20:00

Dopo i cinque minuti di coraggio…


Recentemente a Milano ci si è trovati ad affrontare il problema degli infami e dei dissociati e del loro rapporto con i luoghi di lotta, dopo che tante volte era stato accantonato.

Noi che scriviamo riteniamo di non aver sottovalutato la questione e di aver provato ad affrontarla al meglio, per quelle che erano le nostre conoscenze e riflessioni al tempo. In realtà, il nostro tentativo non è stato in grado di contribuire a determinare una soluzione, anzi ha sortito l’effetto contrario rispetto alle nostre intenzioni, unendosi involontariamente alle tante scelte che hanno portato a sminuire la questione.

Riflettendoci a posteriori, riteniamo che i nostri errori di valutazione della situazione siano stati determinati anche da una mancanza di strumenti e riflessioni condivise.

Non ci interessa ora andare a discutere di ogni singola scelta presa da compagni e non, ad oggi vorremmo semplicemente dotarci di quegli strumenti che ci sono mancati al tempo.

Non ci interessa aprire nuove polemiche, né entrare in dibattito con chi ha scelto di agire per convenienza invece di spendersi affinché il problema fosse realmente risolto.

Non vogliamo che quest’iniziativa sia intesa come l'occasione per cancellare il passato con un colpo di spugna, o per emettere sentenze contro infami e dissociati da parte di chi non fa scelte coerenti con le proprie affermazioni.

Ci interessa sviluppare una discussione seria ed approfondita tra compagni su questi temi: nonostante in tanti ne abbiano espresso il bisogno, non è mai stata fatta.

Riteniamo sia importante affrontare il discorso non solo da un punto di vista storico, ma sfruttare riflessioni e avvenimenti del passato per approfondire la nostra lettura del presente. Questo perché ci siamo resi conto, osservando ciò che accadeva con una nuova prospettiva, che le questioni poste dalla dissociazione e dal pentitismo sono ancora attuali per svariati motivi.

Innanzitutto, le recenti vicende giudiziarie legate ai grandi momenti di piazza hanno dimostrato che questi fenomeni si ripresentano e non sempre è facile per i compagni scegliere come comportarsi, soprattutto per quello che riguarda i rapporti con i gruppi o con gli arrestati che hanno fatto la scelta di dissociarsi da una certa modalità di lotta.

Inoltre, ci sono stati episodi in cui qualcuno, chiamando ad esprimersi pubblicamente sindacalisti e giornalisti, ha creato uno spazio per i discorsi del potere a proposito delle scelte di lotta, delegittimando ogni prospettiva di rottura.

Pensiamo sia interessante approfondire le similitudini tra avvenimenti di questo tipo ed il movimento della dissociazione, per confrontarsi con i compagni sui motivi che portano altri a fare queste scelte, e le conseguenze che queste hanno sul presente.

In ultimo, le recenti vicende giudiziarie mostrano che spesso un’alternativa che si pone ai compagni di fronte alla repressione è quella di “chiedere scusa” in sede processuale. Riteniamo che un ambito di discussione tra compagni possa permettere di comprendere più a fondo cause e conseguenze dei comportamenti processuali, fornendo più strumenti per affrontare la repressione, forti di discorsi e riflessioni condivise.

Per tutti questi motivi, abbiamo scelto di organizzare due giornate, in cui vorremmo parlare di dissociazione e collaborazione di giustizia. Poiché i temi sono molto ampi, vorremmo dare un taglio specifico al dibattito.

Per quello che riguarda la prima giornata, ci si concentrerà sul tema della dissociazione.

Vorremmo approfondire con i compagni un'analisi su quali siano, di volta in volta, le strategie repressive messe in campo dallo stato e gli apparati di cui si dota, concentrandoci sulla differenziazione, la premialità e le legislazioni di emergenza.

Pensiamo sia utile,inoltre, uno sguardo attento al movimento dei dissociati per riflettere su quali comportamenti rafforzino l'apparato repressivo e quali siano le conseguenze su chi non li adotta.

A partire da questo, vorremmo sviluppare quegli strumenti che permettano insieme di valutare il peso di ogni scelta processuale, senza essere giudicanti, ma tenendo anche conto che queste non sono mai svincolate dal percorso politico di ognuno.


Prima giornata

*Domenica 10 aprile*

*ore 15.00*

in Mandragola,
via Bramantino 9

Mer, 16/03/2016 – 13:09
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