[Na] Israele uccide, l'indifferenza pure!

04/06/2010 - 17:00
04/06/2010 - 19:36

venerdì 4/06 ore 17 – p.zza del gesù
MANIFESTAZIONE
 
Alle prime ore del mattino di lunedì, Israele compie un barbaro assalto al convoglio umanitario Freedom Flotilla. Un'operazione avvenuta in acque internazionali, contro pacifisti disarmati, che ha fatto almeno 9 morti e decine di feriti gravi, e su cui si sa ancora troppo poco, visto che Israele non lascia trapelare informazioni per manipolare i media e l'opinione pubblica internazionale.

Dopo un presidio spontaneo che ha concentrato in piazza Plebiscito circa 300 persone, martedì è stata occupata l'Università Orientale perché di fronte all'ennesimo massacro sionista non si può fare finta di nulla, perché questi sono giorni di lutto e di rabbia.

Saremo in piazza nei giorni a venire per ribadire che da 60 anni Israele imprigiona, tortura, nega i diritti essenziali a milioni di Palestinesi, trattandoli con disprezzo razzista, e ormai non si fa scrupoli a uccidere chiunque, anche “occidentale”, osi opporsi. Un'escalation che, dopo l'operazione “Piombo Fuso” del gennaio 2009 (1500 furono allora i morti), non sembra avere limiti... L'eco che ha generato quest'atto vigliacco è stata suscitata anche dal fatto che le vittime questa volta sono "occidentali", mentre solitamente i quotidiani crimini israeliani contro i palestinesi sono taciuti e di rado superano le cronache del mondo arabo.

Chiamiamo alla mobilitazione in solidarietà con la Palestina per dare un segnale forte, contro la nostra classe politica che, ancora una volta, si rivela la più fedele alleata di Israele in Europa: il governo che riprende le dichiarazioni dei fascisti israeliani e parla di “provocazione dei pacifisti” (!) e l'opposizione, come al solito, inerte e complice.
Una classe politica che non rispecchia per nulla i sentimenti della popolazione, spontaneamente scesa in piazza in venti città diverse all’indomani dell’aggressione alla Freedom Flottilla. Come ci ricorda proprio uno storico ebreo, Ilan Pappe, quello che si sta consumando in Palestina è un vero e proprio genocidio. E davanti a un genocidio non dobbiamo restare a guardare, o perderci in sottili distinguo: come nel caso del Sudafrica, la fine dell'apartheid dipende anche da noi.
 
Facciamo appello a tutti i compagni, agli studenti, alla comunità palestinese, a chiunque senta un fremito di sdegno davanti a quest'ennesimo massacro a continuare la mobilitazione. Occupiamo le università e le strade, raccontiamo ovunque la verità e la sofferenza del popolo palestinese, intensifichiamo la campagna di boicottaggio, disinvestimenti e sanzioni, facciamoci sentire!


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Gio, 03/06/2010 – 12:36
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