No Tav - Iniziative solidali in giro per l'Italia [aggiornato]

Segue una raccolta delle iniziative e delle azioni di solidarietà con la resistenza No Tav avvenute al di fuori del Piemonte. Chi volesse può farci avere notizie di quanto avvenuto nella propria città.

BOLOGNA - Il corteo di solidarietà è partito da Piazza Maggiore nel tardo pomeriggio, bloccando il traffico passando per via Ugo Bassi, via Testoni e via Porta Nova, per ritornare in Piazza Maggiore. Sulla via, il corteo ha incontrato l'ex candidato sindaco leghista Manes Bernardini, la consigliera leghista Mirka Cocconcelli e il consigliere Pdl Daniele Carella, mentre prendevano un aperitivo all'esterno di un bar in via IV novembre; dopo cori e grida come "Odio la Lega", "bastardi, razzisti, assassini", i tre sono stati bersagliati da oggetti, monetine, lattine, e costretti quindi a rifugiarsi dentro il bar, mentre arrivavano gli sbirri antisommossa. All'arrivo di questi, i cori non si sono fermati ma il corteo è proseguito fino a sciogliersi in Piazza Maggiore.

GENOVA - [da indymedia liguria] Ieri, lunedi 27 giugno 2011, alcuni genovesi solidali con i valsusini in lotta hanno appeso uno striscione nei pressi dell'abitazione genovese di Spartaco Mortola, nel quartiere di Castelletto.
Spartaco Mortola nel luglio 2001 era dirigente della Digos genovese ed è stato uno dei principali responsabili dell'irruzione alla scuola Diaz Pertini (oltre 90 arresti a caso, oltre 70 feriti, due in coma). Condannato in secondo grado a 3 anni e 8 mesi e a 5 anni di interdizione dei pubblici uffici per la Diaz, a 1 anno e 2 mesi per aver indotto alla falsa testimonianza l'allora Questore di Genova Francesco Colucci durante il processo Diaz, è recentemente stato promosso al grado di Questore e responsabile della Polfer di Torino. Si è distinto per le cariche al presidio contro i sondaggi in Val di Susa oltre un anno fa, ieri si è ripetuto, abbattendo il presidio alla Maddalena (Chiomonte, Torino). Spartaco Mortola è un macellaio: dalla Diaz alle cariche di ieri in Val di Susa, i fatti lo dimostrano.

ROMA - (ANSA) - ROMA, 27 GIU - Giornata di protesta a Roma e Torino con cortei dei manifestanti del sit-in No Tav. Nella capitale hanno occupato nelle prime ore del pomeriggio via del Corso vicino Palazzo Chigi, poi un fumogeno e' stato lanciato davanti la sede del Pdl, in via dell'Umilta'. Il corteo, al grido di 'Berlusconi Boia', ha trovato sbarrate le porte della sede. Poi diretti a via Sant'Andrea delle Fratte hanno lanciato un fumogeno verde contro la sede del Pd, gridando anche qui 'Fassino boia'.

MILANO - Presidio in piazza San Babila "Maroni, Fassino: Vergogna - Giù le mani dalla Val susa - NO TAV". Solidarietà dai collettivi No Expo.

MONZA - Nella mattinata volantinaggio informativo alla stazione. Solidarietà da FOA Boccaccio

BERGAMO - Presidio

BRESCIA - Presidio davanti alla prefettura

SARONNO - Presidio in stazione

FORLI' - Presidio

SAVONA - Presidio

CAGLIARI - Presidio

NAPOLI - Presidio

BARI - Presidio

LA SPEZIA - Presidio e striscioni appesi

CREMONA - Presidio

LIVORNO - Presidio

MODENA - Presidio

NOVARA - Presidio

PALERMO - Presidio

PISA - Presidio

PERUGIA - Presidio

RIMINI - Presidio

RAVENNA - Presidio davanti al comune, con volantinaggio e striscioni




COMUNICATI E VOLANTINI:

NO TAV! LA L0TTA NON SI FERMA!

La montagna sanguina, la gente viene picchiata, un territorio ( la Val Susa ) posto sotto assedio militare dalle truppe al servizio degli interessi economici di pochi ai danni dei molti, vince la merce sull’umano, il capitale sul naturale.

Lo sgombero del presidio NO TAV a Chiomonte, dopo un mese di occupazione di quello che doveva diventare un cantiere per l’avvio dello sventramento delle montagne, a beneficio dell’alta velocità sui binari, è avvenuto lunedì 27 giugno con la solita vigliacca violenza squadrista delle forze dell’ordine. Che il TAV sia dannoso, inutile, svantaggioso, semplicemente, un opera eco-terrorista è noto ai più, almeno a coloro che siano svegli dal torpore e dalla assuefazione della propaganda mediatica di questo sistema, quindi non è questo il momento per discuterne; l’unico approccio serio e intelligente con cui affrontare la questione, un fatto di nocività sociale, ambientale ed economico lo stanno comunque mettendo in pratica la gente della Val di Susa, non lo vogliono perché ne conoscono i  dettagli, per questo vi si oppongono con i propri corpi.

Resistenza.

Una volta in quelle valli erano i partigiani e le popolazioni con la complicità verso chi combatteva gli invasori, oggi sono tutti e tutte valligiani e molto di coloro di molte valli e di città sentono particolarmente senso di parole quali vita, salute, ambiente, solidarietà. c’è chi urla allo scandalo perché sti barbari vogliono “fermare il progresso”, chi invoca la legge del manganello contro i “violenti”, il solito copione: ebbene, il vostro progresso avvelena, violenta, uccide, impoverisce esattamente quanto la vostra legge, state bene tutti assieme al di là di quella barricata posta e retta su questa terra, dalla parte di chi si ingrassa e decide sul futuro di cose, persone, territorio, nel comodo mondo di chi se ne frega, di chi tira malamente a campare, di chi muore di fame o di botte, nelle caserme, nelle galere, nelle “guerre umanitarie” e sui posti di lavoro. c’è chi sta da quella parte ben avido ma mai sazio di denaro e bisogni indotti, e chi come i val susini e noi barbari che hanno deciso invece da tempo, che è assai meglio di stare da questa parte, di una cento, mille barricate, sparse ovunque, necessarie e alle quali tutti voi, prima o poi nensarete coinvolti…. per quanto vi crediate assolti.
Solidali con la val di Susa!
May Day
Autonomia Spezzina

Lun, 27/06/2011 – 20:55
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