Non è vero Mauro!

Tu hai ragione ad essere determinato nella tua lotta che è la lotta non solo tua ma di tutti coloro che sono emarginati , rimossi e relegati in questa società infame.

Io non oso chiederti di smettere, mi sembrerebbe di tradirti.

Però non è vero Mauro che un compagno conta solo se ha la forza di prendere un fucile.
Un compagno conta sopratutto per il futuro di salvezza e di riscatto che" indica" secondo le sue possibilità, le sue forze, le sue capacità, le sue passioni.
Un compagno vale per il dono che fa di se e per il futuro di liberazione per l'umanità a cui aspira.

Prendere un fucile è più facile, più semplice di fare quello che fai tu e tanti altri compagni, Mauro.

Gli ideali non muoiono con i nostri corpi materiali, gli ideali continuano a vivere nel corpo collettivo che è la classe.
E quando alla fine della nostra vita terrena i compagni vengono a deporre fiori sulla nostra tomba e a coprire con un drappo rosso la nostra bara, questo vuol dire che noi siamo vivi nel loro ricordo che continuano il nostro percorso.

Questo nelle nostre vite travagliate è il nostro valore, il vero reale valore.

LA LOTTA CONTINUA

ti abbraccio
a pugno chiuso

vittoria
L'avamposto degli Incompatibili
www.controappunto.org

Ven, 11/04/2008 – 17:58
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