[Padova] Presidio sotto il carcere in solidarietà con mobilitazione dei detenuti

18/04/2014 - 18:00
18/04/2014 - 21:00

Venerdi 18 aprile - ore 18 - Presidio sotto la Casa Circondariale Due Palazzi - Padova

Venerdì 18 aprile torneremo a stringersi al fianco dei prigionieri che hanno aderito alla mobilitazione indetta dal coordinamento dei detenuti dal 5 al 20 dello stesso mese e continueremo a denunciare le pessime condizioni di vita a cui i reclusi sono costretti, anche nel carcere di Padova, così come i trattamenti punitivi, di ricatto e di vessazione che sono destinati a tutti i detenuti stanchi di accettare in maniera china le regole imposte dal carcere, ma hanno piuttosto deciso di unirsi ed organizzarsi in forme di lotta collettive per spezzare le catene dell'oppressione.

La nostra solidarietà è un forte abbraccio vanno anche ai No tav ancora in carcere dallo scorso 9 dicembre, compagni accusati di terrorismo perché avrebbero praticato giuste azioni di resistenza in difesa della propria terra e di una intera Valle violentata dagli sporchi interessi del capitale.

Ed è proprio la Resistenza quel filo rosso che ci collega con le diverse forme di lotta dentro e fuori le galere, infatti il presidio di venerdì vuole anche essere un'occasione per accorciare le distanze all'insegna della solidarietà internazionalista al fianco dei prigionieri del popolo palestinese, faro della Resistenza antimperialista in Medioriente, in occasione del 17 aprile, giornata del prigioniero palestinese. In Palestina ci sono oltre 5000 detenuti nelle carceri dello stato sionista israeliano, donne, uomini, anziani e bambini senza distinzione alcuna, compresi alcuni leader di parti della Resistenza, come il segretario generale del Fronte Popolare di Liberazione della Palestina, Ahmad Sa'adat. Molti di questi si trovano in detenzione amministrativa, ovvero senza capi d'accusa specifici e per un tempo illimitato. Questi detenuti ogni giorno ci insegnano l'importanza di lottare, con enorme coraggio e determinazione, anche se sottoposti a regimi di detenzione che vedono come pratica costante la tortura, l'umiliazione e la denigrazione del detenuto.

In tutte le galere dell'imperialismo si stanno levando grida di protesta e denuncia, dai paesi cosiddetti democratici in cui è pratica quotidiana l'uso di regimi di tortura come ad es. l'art. 41 bis in Italia, fino ai peggiori scenari di guerra dove i combattenti per la libertà vengono rinchiusi in prigioni segrete. Sta a noi avere la capacità di ascoltare queste urla, raccoglierle e diffonderle il più possibile, mettendole in contatto tra di loro e cercando di sviluppare percorsi pratici e concreti utili a sostenere queste rivendicazioni.

Al fianco dei detenuti in lotta!
Libertà per tutti i No Tav!
Al fianco della Resistenza dei detenuti palestinesi e del loro popolo!
Ora e sempre resistenza!


Mer, 16/04/2014 – 14:40
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