Pistoia - "Atti vandalici" contro la sede della CGIL

Dal giornalaccio di regime "La Nazione":

Pistoia, 3 maggio 2010 - Un atto vandalico ai danni della sede della Camera del lavoro ha segnato il giorno del Primo maggio. Poco prima della due della mattina di sabato, senza sapere di essere riprese dalle telecamere, due persone, in seguito identificate in un uomo e una donna, hanno imbrattato con scritte e vernice la targa e la porta di ingresso della sede della Cgil di via Puccini. Immediata la reazione del sindacato che in una nota parla di «episodio stupido e politicamente ridicolo». «Un gesto — si continua dalla Cgil — messo in atto alla vigilia della Festa dei lavoratori nei confronti del sindacato che più di altri si sta battendo con durezza per la difesa dei diritti dei lavoratori e dei più deboli».

La Cgil ha consegnato alle forze dell’ordine, presso le quali è stata sporta denuncia, la registrazione video operata dalle telecamere di sorveglianza che individuano gli autori del gesto «mentre — si commenta ancora ironicamente dal sindacato — compiono il loro atto rivoluzionario». «Primo maggio degli sfruttati e non degli sfruttatori. No ai C.i.e.». Questa la vergata sulla targa di via Puccini sulla quale compare anche quella che sembra essere una «A» anarchica. Addentrandosi nell’interno, i due hanno poi bersagliato la porta della sede Cgil di via Puccini con palloncini pieni di vernice nera e rosa.

Ma il Primo maggio di quest’anno è stato contrassegnato anche dalla polemica sull’apertura dei negozi. L’eco delle diatribe fiorentine è arrivato fino in piazza del Duomo di Pistoia, al comizio di chiusura del corteo di Cgil, Cisl e Uil, dove dal palco allestito all’ultimo momento, il segretario della Camera del lavoro, Daniele Quiriconi ha contestato «l’ideologia di chi ha in testa soltanto il consumo e la vita ridotta a merce». «Il Primo maggio — ha continuato — è invece una festa ormai entrata nella cultura di un Paese dove ancora esistono piaghe come disoccupazione e precariato». Dopo Quiriconi, di fronte ad alcune centinaia di persone, hanno preso la parola il segretario provinciale Uil, Paolo Meacci e Piero Ragazzini della Cisl nazionale.

«Dobbiamo difendere i posti di lavoro — ha affermato Meacci — e trovare le strategie perché le aziende non chiudano i battenti e rimangano sul territorio». Ragazzini ha parlato di Primo maggio «di angoscia» per le tante persone che soffrono a causa di una «crisi che picchia duro» e ha rilanciato le parole d’ordine del «lavoro, della legalità e della solidarietà». Ad accogliere l’arrivo dei manifestanti e dei trattori, in piazza del Duomo, quest’anno c’erano poi gli esponenti del comitato che si oppongono all’installazione di un nuovo impianto di trattamento dei rifiuti a Case Bartolomei. «Rifiuti a Badia: vergogna», «Difendi l’aria», «No rifiuti ad Agliana, no Cdr», «Siamo già inquinati, sparate sulla Croce rossa», gli striscioni esposti dai residenti della zona sotto il Tribunale di Pistoia.


Mar, 04/05/2010 – 09:14
tutti i contenuti del sito sono no-copyright e ne incentiviamo la diffusione