Genova 2001 - 2011 Riflessioni sul decennale

riceviamo e diffondiamo:

Lo avevamo detto e lo abbiamo fatto, abbiamo partecipato in maniera autonoma al decennale degli eventi  del summit  G8 del 2001 a Genova. Lo abbiamo fatto cercando in tutti i modi di non lasciare i cortei ” commemorativi” in mano a chi non si meritava di essere a Genova e di lasciare un segno di rabbia. Quello che si presenta oggi e’ un doppio binario di lotta e di movimento. Dal lato vero, produttivo e concreto, le soggettività da sempre attive nelle  lotte contribuiscono ad un processo di generalizzazione delle rivolte e della solidarietà tangibile nei vari conflitti, che a fasi piu’ o meno alterne si vengono a creare nel paese come all’estero. Dall’altro ( quello dei professionisti della kermesse)  un comportamento indegno e  come sempre funzionale al sistema.
Gli ex disobbedienti riciclati in diverse sigle e siglette sono oggi al soldo di nuovi partiti, per loro un giorno che per  normale logica e prospettiva rivoluzionaria dovrebbe essere di rivolta e vendetta, equivale a una putrida sfilata e a un remake dei peggiori anni del dopo Genova. Dove non sono solo la miriade di videocamere a farla da padrone, ma anche e soprattutto comportamenti diretti dall’alto di un forum sociale, che pianifica con la questura l’andamento di una dimostrazione di piazza e pretende di portare avanti quel corpo politico in putrefazione che e’ la forma dei  social forum e di un sindacalismo opportunisticamente indirizzato a minare la saldatura e la solidarietà fra  tutti quegli individui e realtà che vogliono la fine di ogni tipo di oppressione e violenza del malconcio (e speriamo sempre più ) sistema capitalista.
Per cui non critichiamo chi ha scelto altre strade, ma non possiamo permettere che i mass media ci accomunino a queste rumente, e parlino di una Genova pacificata, cosi come di buoni e cattivi! L’unica vera commemorazione, l’unico vero fuoco di vendetta, gioia, amore e rabbia lo abbiamo avuto a Berlino e lo abbiamo nella lotta alla tav, dove non vi sono né buoni né cattivi, dove non si giudica e non si pugnala alle spalle un compagno per un cappuccio nero o una bomba carta. Certi che il nostro contributo e il nostro supporto alle azioni dirette per la distruzione del capitalismo e l’eliminazione dell’esistente vi sara’ sempre. Certi che finché vi sara’ il vostro capitalismo e i vostri sistemi autoritari, vi saranno ribelli pronti a combattere.


AUTONOMIA SPEZZINA
Mar, 26/07/2011 – 10:49
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