Repressione - Perquisizioni e arresti contro movimento studentesco Onda Anomala

fonte: infoaut

Questa mattina la digos di Torino, in coordinamento con la Direzione centrale della polizia di prevenzione, ha eseguito 21 arresti in diverse città d'Italia contro l'Onda Anomala. Le misure repressive fanno riferimento agli scontri studenti-polizia del 19 maggio scorso a Torino, in occasione del corteo in opposizione al G8 University Summit.

A Torino, Padova, Napoli e Bologna sono stati arrestati studenti e studentesse protagonisti della, già soprannominata, "rivolta di Torino". 12 di questi sono stati realizzati nel capoluogo piemontese, gli altri nel resto d'Italia. Il compagno napoletano è stato fermato a L'Aquila, trovandosi lì in occasione delle mobilitazioni contro il G8 abruzzese.

Arresti più che attesi dall'Onda: la mannaia della repressione non ha bloccato la rabbia degli studenti e delle studentesse, che in 10mila hanno attraversato Torino il 19 maggio contro il G8 dell'università, che in migliaia si sono scontrati con le forze dell'ordine, che compatti hanno rivendicato in toto la giornata di conflitto. Gli arresti dell'oggi quindi non possono che essere considerati come il conseguente costo della rottura di piazza esercitata, dell'esondante segnale politico lanciato il 19 maggio. "Noi la crisi non la paghiamo, noi la crisi ve la creiamo!", questo quello che l'Onda ha gridato per le strade di Torino, questo quello che ha fatto e si prepara a fare per l'autunno che viene.

Le misure contro l'Onda arrivano, non casualmente, poco prima del G8 de L'Aquila: fin troppo scontata la tempistica del ministro dell'interno Roberto Maroni, in combutta con la cabina di regia della "procura democratica" di Giancarlo Caselli, con quest'ultimo al servizio del duo Berlusconi-Maroni nella fabbricazione della risposta da dare alla mareggiata di maggio.

L'Onda non arretra, affronterà anche questo scoglio, non facendosi in alcun modo intimorire dagli arresti e dalle perquisizioni operate su scala nazionale, cosciente di aver intrapreso la direzione giusta visti i risultati politici ottenuti dall'Onda perfetta, nella scelta di un piano di conflitto e contrapposizione ad una realtà, universitaria e sistemica, colma e da traformare. L'Onda non si arresta, liber* tutt*.


 

COMUNICATO DELL'ONDA ANOMALA DI TORINO

Questa mattina la magistratura torinese ha eseguito numerose perquisizioni ed applicato 21 misure cautelari nei confronti di diversi studenti ed alcuni militanti del network antagonista torinese che avevano partecipato alla mobilitazione contro il g8 dell'università di Torino del 19 maggio scorso.

L'operazione su scala nazionale ha colpito anche studenti di Padova, Bologna, Milano e Napoli. La magistratura, con un atto più che scontato, soggiace direttamente alle direttive ministeriali, cercando di reprimere il movimento di dissenso che, dall'autunno in poi, ha coinvolto migliaia di studenti in tutta Italia: l'Onda anomala.

Il mandante di questa operazione è evidentemente il ministro Maroni che, oltre a reprimere il dissenso, compie un'operazione preventiva in vista dell'imminente g8 dell'Aquila. Tutto troppo scontato. La prevedibilità di quest'operazione non ci ha certamente colto di sorpresa: le pratiche repressive utilizzate da governo, magistratura e polizia si ripetono, ma non riusciranno certamente ad ingabbiare quello straordinario movimento che da settembre ad oggi ha "inondato" le scuole, le università e le strade delle nostre città. Gli arresti dell'oggi contro l'Onda, non possiamo che leggerli ed interpretarli come attesa conseguenza della rottura di piazza esercitata da migliaia di studenti e studentesse nella giornata del 19 maggio, che si sono andati a scontrare con la polizia in opposizione al G8 University Summit, lanciando segnali ben precisi, di avversione al summit, di indisponibilità a pagare la crisi, ma anzi di crearla.

Questa operazione non ci farà arretrare di un passo.
Continueremo come sempre, inesorabili, a riprenderci i nostri spazi.
L'Onda non si arresta! Tutti liberi. Subito!

ONDA ANOMALA - TORINO

Lun, 06/07/2009 – 13:33
tutti i contenuti del sito sono no-copyright e ne incentiviamo la diffusione