Rivendicazione della liberazione di visoni avvenuta a Ferrara il 7 gennaio 2007

Tratto da veganlink.antifa.net
Fonte: rivendicazione anonima pervenuta alla rivista "La Nemesi"

Rivendichiamo la liberazione di centinaia di visoni dall'allevamento di Mario Zanella, situato a Sabbioncello in provincia di Ferrara.
L'azione e' iniziata a notte fonda: uno di noi si e' sistemato in modo da vedere chiaramente la casa dell'allevatore, distante un centinaio di metri. E' importante fissare bene lo sguardo verso il luogo che si vuole tenere d'occhio e non perderlo di vista, cosi' da notare movimenti di luci sospette e poter abbandonare il posto in caso di imprevisti. Ma cio' non e' stato necessario. Una volta entrati la nostra prima preoccupazione e' stata quella di creare un passaggio verso l'esterno per gli animali, per permettergli di allontanarsi una volta aperte le gabbie.
La recinzione e' attraversata per tutto il perimetro da un filo elettrico, posto all'altezza di 70 centimetri, che se tagliato fa scattare un allarme. Ma non sempre c'e' bisogno di abbattere le protezioni esterne, infatti e' bastato tagliare la rete al di sotto del filo ed ecco creata una via di fuga. Purtroppo cio' e' stato possibile solo lungo un lato dell'allevamento, perche' negli altri oltre all'allarme erano legate alla rete alcune file di vecchie gabbie, collocate proprio per impedire la liberazione.
Inoltre abbiamo sistemato all'esterno una grossa quantita' di cibo molto saporito per indirizzare gli animali verso la liberta' e abbiamo sottratto alcuni retini che vengono usati per recuperarli.

Infine abbiamo aperto tutte le gabbie, anche quelle chiuse con filo di ferro, che contenevano le fattrici. Gli immensi capannoni erano in parte vuoti, non siamo certi del numero di esemplari liberati, ma fra questi vi erano anche dei visono bianchi, molto preziosi per l'allevatore.

Vederli correre per la prima volta ci ha riempito di gioia.

Da quel che ne sappiamo questa e' la terza incursione in meno di due anni che colpisce questa struttura, speriamo che la chiusura sia vicina e che queste gabbie non rinchiudano piu' nessun animale.
Questi esseri sono condannati da una moda crudele e assassina: la pelliccia.
Milioni di loro nel mondo agonizzano per tutta la loro breve vita e vengono brutalmente uccisi per arricchire tutti i complici di questo mercato sanguinario. A costoro vogliamo mandare un messaggio forte e chiaro: chi fa soldi sulla pelle degli animali dimentichi pure cosa vuol dire vivere sereni e tranquilli, le pellicce hanno i giorni contati e il conto alla rovescia e' gia' iniziato.

Dedichiamo questa liberazione a Silvia, Benedetta, Costantino e Federico, rinchiusi da 9 mesi in carcere. Sono agli arresti senza nemmeno una prova che li colleghi a cio' di cui sono accusati, solamente perche' sono ecologisti radicali che si esprimono contro la distruzione della Terra e contro l'annientamento lento e inesorabile di chi la abita.
Non passa un giorno senza che un nostro pensiero non sia rivolto a voi.

Gio, 01/02/2007 – 19:05
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