Roma - Azione contro la vivisezione

riceviamo da mail anonima e diffondiamo:

Abbiamo colpito una facoltà universitaria di Roma, dove sono tenuti prigionieri animali per la vivisezione: roditori e pesci. La nostra intenzione era quella di liberare il numero maggiore possibile di topi, per questo abbiamo condotto due diversi sopralluoghi di giorno, fingendoci degli studenti. Abbiamo potuto vedere i pesci prigionieri in piccole vasche e le gabbiette affollate di roditori.

La notte dell'azione abbiamo però trovato gli stabulari chiusi e protetti da un allarme collegato ad un'agenzia privata di sorveglianza. Abbiamo comunque deciso di lasciare un ricordo della nostra presenza. Siamo entrati nella segreteria amministrativa della facoltà, dove abbiamo imbrattato con vernice e scritte contro la vivisezione e i vivisettori il loro bel muro bianco. Stesso trattamento riservato ai muri esterni dell'edificio ed alle bacheche di professori e studenti. Dediche particolari a questi ultimi, che stanno preparando la loro lurida carriera di torturatori di animali ed avvelenatori dell'umanità. Nei giorni precedenti avevamo rivolto loro qualche domanda circa il loro lavoro universitario e ci hanno raccontato senza alcuna remora morale gli esperimenti su roditori, conigli e in un caso anche scimmie (i primati sono tenuti prigionieri nella sede dell'Istituto Superiore di Sanità).

Adesso i loro candidi muri sono stati imbrattati con il nero della vergogna e il rosso del sangue: un piccolo monito per ricordare loro che nessun abuso sugli animali resterà impunito.



Imbrattatori Notturni


Lun, 17/12/2012 – 22:09
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