[Roma] Fratelli di Tav

15/03/2008 - 21:00
15/03/2008 - 23:59

Una serata di incontro, scambio e approfondimento, dall’ esperienza No
Tav a tutte le lotte dal basso contro la devastazione ambientale.

Parte dai quartieri della periferia di Roma lo sguardo nella città che si
trasforma incessantemente nel segno del profitto.
Il pensiero arriva fino in Val di Susa, passando per tutti quei territori
dove le popolazioni locali si battono contro speculazioni e devastazione
ambientale.

I rumori dei cantieri di Roma si sentono ogni giorno e pure ogni notte.
Assordano, frastornano, infastidiscono.
Le gru non stanno mai ferme e si muovono velocemente se il palazzinaro di
turno deve intascarsi i soldi di un appalto. Le ruspe macinano chilometri
se si tratta d' innalzare l' ennesima vetrina di questa città dello
spettacolo.
Dall' estrema periferia al centro opulento un solo imperativo: costruire
per il profitto di pochi, spazzare via quello che è scomodo. Fagocitare e
allo stesso tempo sputare.
Nel nome del progresso si devastano territori.
Nel nome dello sviluppo economico si erigono i templi del consumo.
Nel nome della legalità si sgombera, si espelle, si esclude.
Intorno a noi diviene sempre più invadente l' imposizione di un unico e
indiscusso ordine nel segno del capitalismo del nuovo millennio: le
trasformazioni della città a livello urbanistico e la costruzione di
fantomatiche “grandi opere” ne sono la manifestazione più evidente e
al tempo stesso l' esperienza più tangibile.
Viviamo sulla nostra pelle il traffico in cui ci infognano.
Vediamo con i nostri occhi le colate di cemento a delimitare l' orizzonte
davanti a noi.
Sentiamo con le nostre orecchie il frastuono di aerei, treni e autostrade
che passano dinanzi le nostre abitazioni.
La pianificazione della città e la costruzione di nuove opere sappiamo
essere l' espressione degli interessi politici ed economici di chi sta al
potere.
E il potere detta, impartisce, impone.
Ma dove c' è potere, a volte, c'è anche resistenza.
Se c’ è infatti chi vuole imporre opere devastanti, inutili e nocive,
c’è anche chi a queste si è opposto e continua ad opporsi. Senza resa.
A 800 km di distanza da Roma c’è una terra, la Val di Susa, in cui il
progetto del treno ad alta velocità, che i diversi governi che si sono
succeduti negli anni hanno provato ad imporre, trova resistenza. Trova
resistenza, nonostante la forte volontà di attuarlo visti gli interessi
economici che ci sono dietro, perché le popolazioni locali si sono
organizzate, hanno rifiutato la delega e la rappresentanza partitica, hanno
agito direttamente. Hanno diffuso informazione e smascherato gli interessi
di chi con quel progetto vuole arricchirsi. Hanno costruito trame di
solidarietà non solo tra i diversi paesi della valle, ma con ogni realtà
locale in lotta contro le grandi opere e lo scempio delle risorse
ambientali in Italia. Perchè non è solo in Val di Susa e con la TAV che i
governanti in accordo con i mafiosi di turno stanno pianificando e attuando
speculazioni: dalla Sicilia a Napoli, da Roma e dintorni fino a Vicenza
tutto il territorio italiano è stato o sta per essere avvelenato. E se
l’unione fa la forza, la solidarietà è sua arma.
L’ esperienza del patto di mutuo soccorso, tramite il quale le diverse
realtà in lotta nelle varie regioni hanno stretto la loro reciproca
solidarietà, rispedisce al mittente l’ accusa di essere portatori di
nymbismo: che si tratti di una linea ferroviaria, come di un inceneritore o
una base militare, ad essere messo in discussione è infatti la totalità
di un modello di sviluppo che fa ricadere sull’ ambiente e sulla salute
di chi lo abita le sue conseguenze. Ad essere messe in discussione sono
infatti le decisioni di pochi che ricadono su tutti/e: sappiamo bene che è
chi governa che fa i suoi sporchi interessi.
La storia della Val di Susa e del movimento NO TAV ci parla di resistenza e
ribellione. E dove c'è resistenza gli speculatori trovano difficoltà a
portare a compimento i loro progetti e a volte non ci riescono.
Per questo vogliamo trovare un momento di incontro, scambio e
approfondimento, dall’ esperienza No Tav a tutte le lotte dal basso
contro la devastazione ambientale.
Il 15 Marzo al Laurentino 38 Squat presenteremo il video Fratelli di Tav:
un video in cui affiorano storie poco conosciute che ruotano intorno al
progetto del Treno ad Alta Velocità, che riguarda non solo la Val di Susa,
ma tutta l’ Italia.
Ne discuteremo con gli autori e con chiunque voglia contribuire
Invitiamo a partecipare tutte le realtà e singoli individui che sul
territorio di Roma e dintorni lottano in difesa dell’ ambiente in cui si
vive e della natura contro ogni nocività.

In solidarietà con la tre giorni di mobilitazione comune delle realtà del
Lazio aderenti al patto di mutuo soccorso.
Con Sole e Baleno nel cuore, compagn* che per il loro amore per la natura
hanno subito il carcere fino ad esserne uccisi.

L38 SQUAT, VIA GIULIOTTI 8x, SESTO PONTE
BUS 776 DA METRO LAURENTINA (Roma)

http://www.tmcrew.org/laurentinokkupato

Scarica il flyer Fronte / Retro

Mar, 04/03/2008 – 18:22
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