Spagna – Comunicato della Cruz Negra Anarquista di Albacete

Negli ultimi mesi sono state effettuate alcune proteste collettive in più di 15 prigioni per denunciare l'esistenza e l'applicazione dell'ergastolo mascherato. Man mano, l'estrema situazione in cui vengono sottoposti i detenuti ai quali si stanno applicando tali condanne hanno fatto sì che alcuni di essi abbiano scelto alcune forme di pressione e di protesta che potrebbero comportare un grave rischio per la loro esistenza. Attualmente, Antonio Porto Martín, Amadeu Casellas Ramón e Joaquín Garcés Villacampa stanno conducendo uno sciopero della fame a tempo indeterminato. Si tratta di prigionieri che, nel corso di una lunga detenzione, hanno mostrato un atteggiamento ribelle, non sottomesso e solidale di fronte alle quotidiane ingiustizie del carcere.

Lo scorso 20 marzo Antonio Porto Martín ha deciso di iniziare uno sciopero della fame e dell'aria a tempo indeterminato nel carcere di Madrid III-Valdemoro per esigere il cumulo della pena, come previsto dalla legge. Antonio sta scontando una condanna a 52 anni di carcere, suddivisa in una di 32 anni secondo il vecchio codice penale spagnolo ed un'altra di 20 anni secondo il nuovo codice penale. Sono già 26 anni che si trova in celle di punizione, molti dei quali in isolamento estremo.

Amadeu Casellas Ramón ha iniziato lo scorso 20 aprile un nuovo sciopero della fame nel carcere di Brians 2 per esigere la sua liberazione. Ha già scontato 22 anni di carcere per diverse rapine alle banche negli anni '70 e '80 per finanziare le lotte operaie. Amadeu è in possesso di tutti i requisiti contemplati dal codice penale per ottenere la concessione della condizionale. Da sottolineare che lo scorso 5 settembre Amadeu Casellas ha concluso un estenuante sciopero della fame durato 76 lunghi giorni, con una grave rischio per la sua vita. Nonostante l'appoggio della campagna in sua solidarietà, gli accordi presi con Serveis Penitenciaris de Cataluña non sono stati rispettati. Lo sciopero della fame durerà fino a che non uscirà dal carcere.

Joaquín Garcés Villacampa, ha trascorso oltre 20 anni in diverse carceri spagnole. Nell'aprile 2009 ha deciso di intraprendere uno sciopero della fame tutti i lunedì fino a che resterà in prigione. Joaquín ha scontato 5 anni in più della sua condanna, cosa che è stata riconosciuta da un giudice. Ma continua ad essere recluso, l'unica ragione è che la legge punisce le idee politiche contrarie ai propri interessi.

La loro lotta è la lotta contro gli ergastoli mascherati che si stanno applicando nello stato spagnolo, è la lotta per la vita, la libertà e quella di molti altri compagni che restano reclusi in eterno per l'applicazione di leggi pianificate per le sterminio dei detenuti, a maggior ragione se dissentono o non si rassegnano al ruolo di reo.

CRUZ NEGRA ANARQUISTA ALBACETE – 05.05.09

Mer, 06/05/2009 – 10:33
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