Strade Proibite

da: summerhill.noblogs.org

“Da quando abbiamo montato questi dispositivi non c’è più l’ombra di giovani all’esterno dei nostri negozi, finalmente!"

Questo il commento soddisfatto di un negoziante sui nuovi “sfolla-giovani” : congegni che emettono un rumore talmente stridulo e assordante da risultare inascoltabile dalle persone da 0 a 15 anni, ma che dagli adulti viene percepito con minore intensità.
No, assolutamente non è uno scherzo ma una scena di vita quotidiana londinese dove oramai molti negozianti hanno deciso di applicare gli sfolla-giovani: “ne combinavano di tutti i colori” dice uno di loro alludendo ai gruppi di ragazzi e ragazze che si riunivano per le strade londinesi. Il problema sicurezza, dopo aver ammesso e giustificato la militarizzazione delle nostre città, viene risolto ancora una volta con metodi inadeguati e, dopo i campi rom, altro focolaio di pericolo non può che essere il ritrovo di noi ragazz* , covo di possibili bulli, presunti teppisti e vandali indisciplinati, termini tra l’altro molto in voga ultimamente.
Se caratteristica peculiare dell'uomo è la socialità, per una società fondata sull'alienazione, la sua repressione non può che essere uno dei primi obiettivi.
Eliminando ogni spazio di libera aggregazione hanno ben pensato quindi di eliminare anche la nostra voglia di socialità, che non potendosi esprimere nelle scuole e nelle strade, sempre più spesso videosorvegliate, viene così confinata nei supermercati dello svago controllato a pagamento.
Le strade, in passato, hanno sempre rappresentato il luogo di incontro per antonomasia, e in quanto tali non possono che essere fastidiose: in esse la socialità e l'aggregazione trovano libera espressione e si svincolano dalla fruttuosa merceficazione che ne fanno locali, pub e discoteche.
Nella società degli appartamenti-cella, della tv-unico-"svago" e della militarizzazione e del divieto delle strade, anche al potere è sempre più chiaro quanto aggregazione possa essere sinonimo di sovversione.

Dom, 16/03/2008 – 19:14
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