[Sv] Contro allevamento di visoni Pisacane
Venerdì 4 giugno 2010
dalle ore 14 alle ore 18
Presidio davanti all'allevamento di visoni Pisacane- via del Santuario 112- Savona (loc.Santuario)
Il 17 aprile numerosi attivisti da diverse parti d'Italia sono arrivati a Savona per chiedere la chiusura immediata dell'allevamento di visoni gestito dalla famiglia Pisacane.
Questo lager, oggetto in passato di alcune liberazioni, sul quale abbiamo deciso di concentrare la nostra attenzione, sembra debba chiudere per la fine dell'anno.
La famiglia Pisacane ha dichiarato pubblicamente di aver percepito con notevole fastidio la pressione esercitata nei loro confronti: un buon motivo per non demordere ora.
Non sappiamo se gli aguzzini abbiano davvero intenzione di interrompere la loro trentennale attività di sevizia e tortura di visoni, di certo vi è solo che al momento l'allevamento Pisacane è ancora operante, e dentro quelle minuscole gabbie vi sono animali che stanno aspettando di morire in nome del profitto dei loro carnefici.
È necessario mantenere alta la tensione,dobbiamo far sapere ai Pisacane che non ci stancheremo di urlare loro in faccia le loro responsabilità, sino a quando questo luogo di morte e sofferenza non sarà definitivamente chiuso, ed ogni gabbia vuota.
Siamo consci che la chiusura di questo allevamento non è che un piccolo passo verso la liberazione degli esseri viventi dalle catene che questo sistema di sfruttamento impone, ma pensiamo e crediamo che la lotta contro un luogo di tortura ed oppressione debba essere vissuta come lotta contro ognuno di essi, ogni lager demolito deve essere uno stimolo a continuare il difficile percorso intrapreso verso un mondo senza gabbie.
L'allevamento Pisacane non è che uno dei tanti luoghi dove il profitto , valore fondante del sistema nel quale viviamo, giustifica ogni tipo di nefandezza contro esseri viventi: gli animali vengono uccisi e torturati per l'idiozia della pelliccia, capo di abbigliamento privo di alcuna utilità, se non quella di ostentare un presunto prestigio sociale derivante dal costo elevato della materia prima utilizzata, ma anche seviziati nei laboratori di vivisezione, dove si ricerca sulla loro pelle la cura a patologie spesso create dagli esseri umani stessi, vengono sfruttati e macellati dall'industria alimentare, ridicolizzati e imprigionati in circhi e zoo.
Quanto viene quotidianamente fatto subire agli animali in questi luoghi non è scindibile dal contesto nel quale queste pratiche aberranti vengono perpetuate : la società nella quale viviamo, basata e sviluppatasi sull'oppressione dell'uomo sull'uomo e dell'uomo sul vivente.
La nostra rabbia contro questo lager vuole essere rabbia contro ogni luogo di reclusione, rabbia contro ogni sopruso giustificato dal profitto, rabbia contro ogni gabbia o recinto che impedisca ad ogni essere di condurre la propria esistenza seguendo il proprio istinto e le proprie necessità.
Ci teniamo a rinnovare l'invito a tutti coloro che hanno deciso di partecipare attivamente nella scorsa giornata di protesta: la partecipazione consapevole di ognuno è fondamentale per fare in modo che luoghi come questo non diventino altro che un ricordo.
Venerdi' 4 giugno si ritorna davanti alle porte dell'allevamento Pisacane,e vi torneremo sino a quando l'ultimo animale non avrà lasciato questo inferno .
Individualità per la liberazione animale
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