Teramo - Contro "zona rossa" e sorveglianza speciale
fonte: indymedia abruzzo
12 gennaio
Scritte con la vernice spray su molti autobus della linea extraurbana dell'Arpa, sparsi in diversi posti della provincia.
Ignoti hanno ricoperto con vernice spray nera, nella notte tra
domenica e lunedì gli autobus parcheggiati a Cellino, Val Vomano, Montorio, Sant'Egidio e Nereto. Sulla carrozzeria sono
state trovate scritte anarchiche contro il prefetto Eugenio
Soldà ed il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi, colpevoli di
aver istituito la "zona rossa" in centro storico vietando i
cortei. «No alla sorveglianza speciale, solidarietà con i
ribelli», riporta una delle scritte che ieri mattina campeggiavano lungo tutta la fiancata del bus. In un secondo
mezzo dell'Arpa è stato esplicitato l'attacco alle due
autorità, (...)
14 gennaio
Silicone e scritte sul portone del Comune, in pieno centro città. Ancora un'azione nella notte, questa volta l'obiettivo è stato il Palazzo di Città preso di mira da chi ha ritenuto di contestare nuovamente l'istituzione della "zona rossa" da parte del prefetto. Nella mattinata del 13 gennaio il portone del Municipio di piazza Orsini è rimasto bloccato per un po' a causa di una colata di silicone sulla serratura e una scritta è ancora ben visibile sulla parete. Una frase che non lascia dubbi sui motivi che hanno scatenato l'ennesimo episodio : "Zona rossa violata". E' stato necessario l'intervento dei tecnici per permettere l'apertura dell'ingresso comunale.
18 gennaio
Catene e lucchetti ai tribunali di Teramo e Giulianova. E' successo nella notte tra domenica e lunedì quando ignoti hanno chiuso i cancelli del palazzo di giustizia teramano e di quello giuliese. Sulle catene fogli con scritte contro i giudici. A Teramo ambedue i cancelli d'ingresso erano chiusi con catene e lucchetti. Anche a Giulianova gli ignoti hanno chiuso il cancello con catene e lucchetti. Su un foglio c'era scritto : "Oggi non si processa nessuno". E' stata anche riempita di silicone la serratura del portone d'ingresso. Secondo quanto riportato dai quotidiani (dalle veline degli sbirri) le azioni sarebbero riconducibili all'udienza che si svolge il giorno seguente contro un compagno anarchico, in cui viene richiesta l'applicazione della sorveglianza speciale.
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