Torino - A fuoco dieci baracche di nomadi
fonte repubblica.it
In via Germagnano un testimone dice che sarebbero state lanciate quattro molotov
I dubbi sull´ipotesi di un attentato
L´unico testimone si chiama Sorin Georgescu Covaciu, romeno, venticinque anni: «Alle tre e mezza ho visto quell´auto fermarsi all´imboccatura del ponte. Lassù, dove passa la tangenziale. Era una piccola macchina grigio ferro, non ricordo il modello, dal campo non potevo vedere la targa. Quello che ho visto sono quattro ragazzi. Molto giovani. Sono scesi giù a volto scoperto. Con l´accendino hanno dato fuoco a quattro bottigliette tipo quelle della birra Becks. Io ho urlato: "Cosa state facendo?" Uno mi ha risposto: "Vaffan... romeno". Poi le hanno lanciate». Di sicuro è successo questo: poco prima delle quattro di ieri pomeriggio, i vigili del fuoco hanno spento l´incendio che ha distrutto dieci baracche nel campo nomadi abusivo di via Germagnano, cento metri oltre quello gestito dal Comune di Torino. Nessuno si è ferito. Dieci famiglie, trentacinque persone in tutto, sono adesso senza un posto per dormire. Indagano i carabinieri della Compagnia Oltredora, agli ordini del capitano Luigi Isacchini: «Prendiamo atto della testimonianza che racconta del lancio di quattro bombe molotov - spiega - sicuramente faremo tutti gli accertamenti necessari per chiarire quello che è successo. Ma al momento non sono emersi altri indizi che confermino l´ipotesi di un attentato». Il capitano Isacchini deve essere necessariamente prudente. Ma i dubbi su quanto accaduto sono moltissimi. Primo. Nessuno ha chiamato per segnalare quell´auto ferma sul ponte. Nessuno ha notato quei quattro ragazzi a volto scoperto, che avrebbero cercato di dare fuoco al campo nomadi proprio nell´ora di punta, per di più alla luce del sole. Secondo. Stranamente l´epicentro dell´incendio sembra essere nella zona più lontana dal ponte della tangenziale, come se il fuoco fosse divampato in un punto proibitivo per un lancio con le braccia. Terzo. Proprio sotto il ponte della tangenziale - nella posizione più favorevole a un lancio - c´è una roulotte piena zeppa di bombole di gas che servono a tutti i nomadi accampati. Stranamente - ma per fortuna - quella roulotte è stata risparmiata dalla fiamme. Immacolata. Mentre le baracche vicini sono andate completamente in fumo. Dopo attente ricerche gli esperti della scientifica hanno trovato fra i rottami fumanti il collo di un bottiglia di birra. La marca è proprio quella indicata da Sorin Georgescu Covaciu: «La faremo analizzare - spiega un investigatore - ma non sembra il resto di una bomba molotov». Il Comune sta cercando una sistemazione per le famiglie rimaste senza casa. Sono tutti nomadi romeni arrivati in via Germagnano dopo l´abbattimento dalle baracche sulle sponde della Stura. Sorin Georgescu Covaciu è il più loquace: «Volevano ammazzarci perché siamo romeni... ».
(20 novembre 2007)
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