Torino - La resistenza del Palazzo e il suo sgombero [aggiornato 2]

aggiornamento da indymedia piemonte:

Gli otto compagni che erano rimasti un  giorno e una notte sul tetto
del Palazzo di Porta Palazzo per resistere allo sgombero sono usciti
dalla Questura un paio di ore fa.

Stanno bene, ma a tutti è stato notificato un foglio di via
obbligatorio dal comune di Torino (e per gli stranieri dall'Italia
intera).

Alle Vallette, dunque, sono in tre. Uno è il compagno inseguito
questa notte dalla Celere fin dentro casa sua: sarà forse domani
l'udienza di convalida dell'arresto. Gli altri due, invece, sono stati
arrestati e malmenati questa mattina dagli agenti del commissariato di
Porta Palazzo poco prima che gli occupanti scendessero dal tetto, e le
convalide avverranno probabilmente lunedì.



Oggi, venerdì 29 ottobre 2010, dalle ore 18 presidio in solidarietà con gli arrestati e contro gli sgomberi in c.so Giulio Cesare angolo c.so Brescia




Sintesi della giornata e nottata di resistenza de il Palazzo


Dopo una settimana di occupazione e iniziative, che hanno visto compagni da tutta Italia e dal resto di Europa dare vita il Palazzo, le autorità hanno attivato la macchina della repressione: sbirri, carabinieri e pompieri. Alle 9 del mattino di giovedì 28/10, iniziavano a circondare e invadere l'edificio, subito 8 compagni salivano sul tetto. Sotto si radunava una nutrita folla: compagni, solidali, qualche curioso, gente del mercato di Porta Palazzo che portava da bere e da mangiare ai presidianti, molti di quei migranti che vivono tutti i giorni l'arroganza delle forze dell'ordine e i ricatti della legge e dei padroni; alcuni di loro rimasti fino alle cariche che in nottata hanno disperso il presidio. Cariche a freddo (purtroppo), che verso le 23.30 hanno disperso le 30-40 persone presenti. Alcuni gruppi si sono ricompattati e difesi con piccole barricate e lancio di pietre contro gli sbirri, altri danneggiato le vetrate di alcune banche, altri ancora bloccando la città in diversi punti. Due compagni sono stati portati in carcere. Quattordici solidali sono stati fermati e trattenuti in questura, alcuni colti alla sprovvista dalle cariche che senza alcun preavviso hanno assaltato il presidio, altri acciuffati dalle scorribande delle auto della digos, che a mo di carossello partivano a caccia dei compagni. Una caccia all'uomo che è proseguita per tutta la notte, con camionette, volanti e auto in borghese che setacciavano e il centro di Torino e la militarizzata Porta Palazzo.
Durante tutto questo, i compagni sul tetto resistevano al freddo. Solo alle 8.30 di questa mattina, dopo che un nuovo presidio si era radunato sotto il Palazzo, hanno deciso di scendere e sono stati portati in questura.

Per ora non si hanno maggiori notizie dei fermati in seguito alla resistenza in strada e sopra il tetto.

Seguiranno aggiornamenti e ulteriori resoconti della nottata

Ven, 29/10/2010 – 11:09
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