Trento - Contestazione contro ICTdays: fuori la guerra dalle università

riceviamo e diffondiamo:

In occasione degli ICTdays (manifestazione di discussione e propaganda delle Tecnologie di Informazione e Comunicazione che si svolge a Trento, organizzata da professori universitari e sponsorizzata anche da Finmeccanica), un gruppo di un antimilitaristi ha voluto contestare la presenza di Lorenzo Fiori, direttore tecnico di Finmeccanica. Nonostante la presenza di digos, carabinieri e polizia, gli antimilitaristi sono entrati nell'area del convegno con uno striscione ("Eledia, RS lab, FBK: l'università in guerra"), volantini, interventi e lo slogan: "Fuori la guerra dall'università".

Segue testo di un volantino che ha accompagnato l'irruzione:

I.C.T.: Tecnologie della Contro Insurrezione e della guerra

La ricerca tecnologica è ormai considerata la punta di diamante del Trentino, ed il Trentino è diventato il suo laboratorio. In questi anni Dellai ed i vari amministratori provinciali hanno avviato e consolidato un sistema: istituire consorzi, come Trento RISE, capaci di accaparrarsi finanziamenti per grossi progetti con le maggiori aziende. Non importa se si tratta di progetti con risvolti militari o se si tratta di aziende belliche: sono pur sempre soldi.
Dunque, aziende come Finmeccanica – il più grosso produttore italiano di armi – collaborano attivamente con le istituzioni della Provincia. Attualmente col progetto ANIKETOS, finanziato per quasi 10 milioni di euro, il Dipartimento di Ingegneria e Scienze dell’Informazione collabora con Elsag Datamat (Finmeccanica).
Mentre in Iraq e Afghanistan i droni americani bombardano la popolazione, alla testa del DISI dell’Università di Trento c’è Fausto Giunchiglia del comitato scientifico di Eurotech, l’azienda che progetta esattamente il cuore del cervello elettronico di quei droni. Non è un caso che Giunchiglia sia a capo del progetto “Semantic valley” che si occupa di tecnologia semantica, utilizzata soprattutto a scopi militari e di controllo sociale.
Mentre l’esercito israeliano continuava l’occupazione della Palestina, il laboratorio EECS (Embedded Electronics and Computing Systems) manteneva nel progetto COMBEST una collaborazione con IAI (Israel Aircraft Industries), la principale azienda bellica israeliana.
Mentre le forze di polizia in Italia e altrove continuano la loro guerra ai poveri, il laboratorio di Eledia fornisce nuovi strumenti militari e di polizia, come il prototipo di un puntatore a microonde per “vedere” attraverso i muri, robot nanotecnologici per spiare, e comunicazioni più sicure per i militari.
Mentre scoppia una nuova guerra in Mali, la Provincia di Trento, che si fregia dell’appellativo di Provincia per la pace, ospita Lorenzo Fiori, direttore tecnico di Finmeccanica, colui che dirige la produzione degli strumenti della guerra venduti in tutto il mondo.
Le responsabilità dell’Università di Trento e dei suoi finanziatori, come si vede, sono precise. Mentre qui celebrate gli ICTdays, state celebrando la morte di innocenti in altre parti del mondo e nuove forme di oppressione e controllo tecnologico qui nelle nostre città.
Siamo vicini alla popolazione siciliana che ha deciso di opporsi al M.U.O.S. (Mobile User Objective System), il moderno sistema di telecomunicazioni satellitare della marina militare statunitense, composto da 5 satelliti e 4 stazioni di terra, di cui una a Niscemi. Questi radar, utilizzati anche per muovere droni, hanno già incontrato l’opposizione giusta e legittima di chi si batte contro le nocività e contro la guerra.

FERMIAMO LE COLLABORAZIONI CON L’INDUSTRIA BELLICA
FUORI LA GUERRA DALL’UNIVERSITA’

Anarchici e anarchiche di Trento e Rovereto

Dom, 24/03/2013 – 19:14
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