Verona - Comunicato dal carcere

Verona lunedi 20 ottobre. Gli 007 (la digos) di Verona, pistola alla mano e sguardo truce, ci conducono in questura trattenendoci 20 ore senza motivare le ragioni del fermo.
Poche ore prima di essere condotti nelle nostre celle, veniamo a sapere che due compagni veronesi subiscono una perquisizione a casa che sfocia in accusa di favoreggiamento, mentre a Parma una quarta persona viene arrestata senza prove di sorta.
Nei giorni successivi le uniche informazioni disponibili ad avvocati, parenti, amici e diretti interessati sono da ripescare nel gran carnaio mediatico.

Oggi 25 ottobre, dopo la conferma degli arresti motivata dalla paura che ci si potesse ricongiungere a ipotetici complici abbiamo da ribadire alcune cose:

Nell'italia dei c.p.t., delle ronde e delle morti bianche, un paio di petardi servono a creare la coltre di fumo volta ad occultare la vera violenza che ogni giorno ha luogo in caserme, questure e strade.
Questo avviene grazie alla diretta complicità dei media che alimentano un clima di timore pseudo-terrore utile a chi, da destra come a sinistra, vuole misure repressive e maggior sicurezza. Ma che cos'è questa loro sicurezza?!
La sicurezza non è altro che una tattica studiata a tavolino per tenere sotto controllo chiunque osi pensare di poter dire la sua (vedi le parole del premier a proposito delle proteste studentesche); è un modo per rendere la gente schiava e complice dei più beceri soprusi che fanno ormai parte della vita quotidiana: dai pestaggi delle forze dell'ordine, alla ghettizzazione nelle città delle cosiddette "fasce deboli", alla deportazione nei lager (chiamati più umanamente c.p.t. e ora c.i.e.).
La sicurezza sono più sbirri per le strade, con poteri più grandi (un esempio lampante sono i nuclei operativi della polizia municipale organizzati appositamente per le questioni sull'immigrazione); sono misure più dure nelle carceri, più telecamere, più controllo mentale (quello edulcorato propinatoci dai media o quello diretto e agghiacciante dei t.s.o.).
La sicurezza è rendere le persone controllori, non solo degli altri ma anche di se stessi, dei propri pensieri, delle proprie azioni e delle proprie emozioni per eliminare così l'istinto di ribellione.

LA LORO SICUREZZA , IN DEFINITIVA, E’ OMOLOGAZIONE E AQUIESCENZA!!

A chi da tutto questo si sente schiacciare e vuole dire basta ad una routine quotidiana che serve solo a tessere le sbarre per la propria prigionia, la lotta ISTITUZIONALIZZATA non serve a nulla se non ad aggiungere mattoni alla propria cella!!!!
L'unica soluzione dunque è alzare la testa e cercare di tirarla fuori da tutto questo merdaio che ci ricopre, dissentire e ritornare quello che veramente siamo: esseri umani senzienti, capaci di amare e bruciare, bruciare di rabbia per chiunque neghi ciò che rende la vita degna di essere vissuta - LA LIBERTA’!!!!!

Carcere di Verona Montorio

MADDALENA NORA E PEPPE

Lun, 10/11/2008 – 18:23
tutti i contenuti del sito sono no-copyright e ne incentiviamo la diffusione