Vicenza | No Dal Molin - Risposta ai riformisti e alle loro cartoline

Rivoluzionari noi? Non ci siamo offesi, anzi!

Il Comitato di Vicenza Est (www.comitatoviest.org) non ha mai avuto i mezzi economici ed i toni trionfalistici del presidio, gestito ormai da tempo dai disobbedienti del centro-sinistra, ma non non ha mai preso fondi da parlamentari, gli stessi che hanno votato e rivotato l'aumento delle spese militari e il rifinanziamento delle truppe all'estero. Forse, anche per questo, non ha mai goduto dell'amplificazione mediatica delle riviste di centro-sinistra e dei loro resoconti agiografici (Manifesto, Carta...).

Siamo da sempre impegnati contro le guerre imperialiste in atto e contro la militarizzazione della città in tutti i suoi aspetti, ma non avremmo mai sprecato 30.000 cartoline spedendole ad Obama. Trentamila cartoline le avremmo piuttosto consegnate ai militari accampati in città, chiedendo loro di lasciare subito l´esercito, creando in questo modo sicuro scompiglio tra le autorità militari e contribuendo a far emergere l'inospitalità della città in termini efficaci.

Siamo da anni attivamente in lotta per la chiusura delle basi militari epresenti alle proteste. Abbiamo dato il nostro contributo per la riuscita delle grandi manifestazioni che si sono tenute a Vicenza e nostra è stata la proposta dell'ultima (2007), trovandoci in sintonia con una parte non residuale anche degli abituali frequentatori e attivisti del presidio che da anni si spendono con generosità nel movimento.

A chi viene denunciato esprimiamo tutta la nostra solidarietà, ma preferiamo allo stesso modo restare invece molto alla larga dai dirigenti del nord est e dalle loro pratiche autoritario/fallimentari. Specialmente da quando, dopo il 17 febbraio 2007, la lotta è stata istituzionalizzata per ordine dei burocrati del centro-sinistra italiano, quello che ha aperto la strada a Berlusconi.

Ricordiamoci, e siamo in grado di dimostralo con una ricca rassegna stampa, che appena insediatosi il sindaco amico "dell´Altrocomune", Achille Variati, in realtà già sindaco democristiano della Prima Repubblica, ha fatto cinque cose:

1)Ha issato la bandiera israeliana nel proprio ufficio al Comune di Vicenza per diversi giorni.

2) E´andato alla festa americana (con tanto di spilletta) della Base di guerra di Vicenza, la Caserma Ederle, mentre il Comitato Vicenza Est il 4 luglio, durante una protesta, tra l´altro comunicata, veniva accerchiato ed allontanato da Digos e polizia municipale .

3) Si è guadagnato dall'informazione nazionale il titolo di "sindaco sceriffo" per le sue politiche nei confronti dei campi rom e per le sue ordinanze "anti-lucciole".

4)Si è speso in atti e dichiarazioni pubbliche a favore della TAV, ad esempio affinché passi da Vicenza, mai criticato.

5) Si è incontrato con il capo delle Forze Armate Napolitano e nessuno sa cosa si siano detti... Fatto sta che Napolitano è un grande sostenitor edella nuova base di guerra USA. Il sindaco invece sostiene (linea PD) le varie occupazioni militari e tutte la basi militari già presenti in città (Ederle, Gendarmeria Europea, COESPU, villaggi militari ....).

La consultazione comunale voluta dal sindaco Variati sulla base Dal Molin, evidentemente, aveva solo lo scopo di pacificare la protesta. Non a caso il sindaco ha recentemente dichiarato alla stampa: "Io non sono il sindaco del no. Un risultato, tuttavia, c'è stato: il 2008 si è chiuso riconducendo le tensioni nel solco della democrazia. Spero accada anche in futuro, anche di fronte all'irreparabile."

No alle guerre e alle basi militari! No alla NATO! Massimo appoggio ai disertori!

La guerra non si mette ai voti!

Tutti coloro che si sono espressi contro la costruzione della nuova base siano conseguenti e si attivino per una nuova grande mobilitazione internazionale che abbia lo scopo di bloccare i lavori! Mobilitiamoci insieme!

vicenzaestcomitato@gmail.com

Vicenza, 13 gennaio 2009

Ven, 16/01/2009 – 16:10
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