Piano industriale Ataf privatizzata= 194 esuberi

Pubblichiamo da Clashcityworkers.org

Mercoledì 19 dicembre, Ataf gestioni ha incontrato le rappresentanze sindacali per illustrare il loro piano aziendale. Ecco qui i primi effetti del processo di svendita del trasporto pubblico locale portato avanti dall’amministrazione Renzi: 194 esuberi.

L’obiettivo dichiarato è la riduzione del costo lavoro di 14,3% rispetto al valore attuale.

link
La Repubblica Firenze


qui pubblichiamo il comunicato della Rsu

IL PIANO INDUSTRIALE DI ATAF GESTIONI

Si è svolto ieri 19 dicembre l’incontro fra ATAF Gestioni, RSU e le OO.SS, avente all’ordine del giorno l’illustrazione di un estratto del nuovo piano industriale. I dati forniti dal nuovo management ancora non si basano su elementi certi, in quanto 3 fattori fondamentali su cui si poggia inderogabilmente il piano, sono ancora in via di definizione come: il nuovo contratto di servizio ancora fumoso nel contenuto delle risorse finanziarie, la tariffazione che pare sia ritoccata lievemente verso un rincaro dei titoli di viaggio, e la consistenza del personale, in quanto è tuttora attiva la possibilità di incentivo all’esodo o migrazione verso una azienda del gruppo. Gli obbiettivi che la nuova proprietà intende raggiungere, come ad esempio una crescita dell’azienda anche in campo Europeo e il servizio alla città di Firenze, passano anche, e soprattutto, da una forte riduzione del costo del lavoro pari al 14,30% sul valore attuale. Ciò significa che, oltre a rivisitare l’organizzazione del lavoro, il personale ad oggi impiegato in ATAF, secondo il piano industriale proposto oggi, risulta in esubero per una cifra pari al 6,7% per il movimento ( autisti, manovratori, verificatori e addetti sala radio) e il 45,9% per il personale indiretto (impiegati,inidonei,operai, controlli e capi controllo); in totale 194 lavoratori.

E’ palese la forte preoccupazione che questa RSU esprime, tenuto conto della forte contrarietà espressa più volte da questa organizzazione, riguardo l’operazione di vendita del bene comune “ trasporto pubblico locale” soprattutto per i motivi occupazionali i quali oggi sono venuti inequivocabilmente alla luce dati sconcertanti tramite il nuovo piano industriale. Preoccupazioni che purtroppo sono scivolate dietro le spalle ai Sindaci ex- proprietari e i consiglieri dei comuni soci, durante il voto favorevole alla vendita dell’azienda, con l’aggravio di non aver volutamente inserito nel bando la clausola sociale per non alterare il prezzo di vendita. Noi a loro, lo avevamo detto più e più volte !!!!!!! Per questo chiediamo che chi, con l’ espressione di voto favorevole, ha prodotto questo grosso problema d’impatto sociale, se ne assuma le proprie responsabilità, trovando soluzioni idonee, come ad esempio l’integrazione di altri servizi al tpl, in primis la gestione della sosta, oppure fondi economici messi a disposizione dalla Regione Toscana da destinare a forme di ammortizzatori sociali. Non devono essere i lavoratori a pagare le evidenti negligenze politiche. Tuttavia, la nuova proprietà, non può entrare così a gamba tesa e cancellare in un sol colpo 60 anni di contrattazione aziendale in nome del profitto. Quando l’ATI ha manifestato l’interesse all’acquisizione di ATAF, era conscia del bene che stava comprando e del ruolo sociale che esso esercita in una città come Firenze.

Firenze 20 dicembre 2012

RSU ATAF

Il comunicato del Collettivo Politico di Scienze Politiche in solidarietà con i lavoratori

Facebook

YouTube