Il braccio violento della legge – sfratti e occupazioni a Firenze

IL BRACCIO VIOLENTO DELLA LEGGE

Lunedì mattina durante un normale controllo, Stefano, “Willie” per gli amici, occupante di Via Monte Uliveto, è stato arrestato. Il motivo dell’arresto è legato ad una sentenza, negli anni andata definitiva, per il reato di occupazione. Condanna pregressa a 30 giorni di carcerazione.

Stefano è figlio di una generazione difficile. Da dieci anni ha cercato di ricostruirsi una vita con la sua compagna Valentina e i suoi due figli. Le ragioni dell’occupazione per cui oggi sconta il carcere sono direttamente legate alla ferrea volontà di ricostrursi una vita propria.

L’alloggio per cui Stefano è stato prima sgomberato e infine anche condannato è uno dei tanti alloggi popolari in Via Rocca Tedalda lasciati per decenni all’abbandono. Una giustizia che si fondi sul terreno dell’uguaglianza sociale e del diritto-bisogno ad un maledettissimo tetto, avrebbe riconosciuto come minimo “lo stato di necessità”.
E invece il braccio violento della legge, forte con i deboli e debole con i forti, ha fatto addirittura scattare le manette e l’arresto per il bisogno di un tetto.

Tutto questo mentre nella giornata di ieri 13 militanti e occupanti del Movimento sono stati rinviati a giudizio per il reato di BLOCCO STRADALE, per essersi opposti al vigliacco sgombero dell’Occupazione del Viale Matteotti il 12 agosto del 2011.

IN QUESTI TEMPI DI MERDA OGNUNO SCELGA DA CHE PARTE STARE.
INTANTO CI STIAMO IMPEGNANDO PER LIBERARE IMMEDIATAMENTE STEFANO.
A VALENTINA E AI FIGLI LA NOSTRA INCONDIZIONATA SOLIDARIETA’.

IL MOVIMENTO DI LOTTA PER LA CASA

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