Recensione della mostra “The Dalì Universe”

Ricviamo da Flavia la recensione della mostra “The Dalì Universe”, ringraziamo e pubblichiamo.

Ecco per voi una valutazione sintetica alla twitter-mania sulla mia visita alla mostra dedicata a Salvator Dalì, impressioni da visitatore e non certo da critico di settore.

Nella splendida location di Palazzo Medici Riccardi troverete un’essenza di tutte le forme artistiche che questo poliedrico artista ci ha regalato. Ho trovato piu’ che azzeccata l’idea di proporre al pubblico aspetti anche poco conosciuti che portano a capire con semplicità quali siano gli oggetti che maggiormente hanno ispirato l’artista.
Troverete, per esempio, collezioni di disegni che fanno parte della sua opera di grande illustratore sempre e comunque in chiave surrealista che ci raccontano della sua curiosità e della sua cultura.
Proseguendo il percorso incontrerete collezioni di incisioni e litografie, vetri francesi, e i collages dei tarocchi.

E ancora, le sculture in bronzo come Il cavallo con l’orologio molle o gli elefanti con le loro lunghe esili zampe , quest’ultimi posizionati nel giardino degli ulivi.

Rimarrete incantati dai famosi orologi molli ispirati al tempo di Einstein e dalla maestria delle opere di design surreale come il leggendario divano Labbra di Mae West e altri pezzi d’arredo.

Il genio catalano esplode a mio avviso, per personalissime sensazioni, nella stanza interamente dedicata alla figura femminile con la sua visione della sessualità con opere come “Alice nel paese delle meraviglie” e “Donna in fiamme” con i suoi misteriosi cassetti.

Credo, per concludere sia stato ben rappresentato il “fermento” che ha accompagnato tutta la vita di quest’artista regalandomi belle emozioni.

Unica critica all’allestimento della mostra è la scelta di posizionare i biglietti esplicativi delle singole opere in maniera poco fruibile (scritte troppo piccole e mal posizionate) ma direi che è un errore che si può perdonare.

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