Presidio No Tav a Firenze: intervista a un militante

Durante il presidio sotto la Regione Toscana organizzato dal comitato NO TUNNEL TAV per denunciare il sistema economico-politico di “rito toscano” firmato PD, abbiamo intervistato un militante del comitato. La sfiducia verso gli organi istituzionali si fa dilagante e l’unico strumento rimasto in mano a quest’ultimi è la menzogna, attraverso i mass media, e la repressione, grazie all’utilizzo degli organi coercitivi. L’organizzazione di comitati e/o collettivi e la formazione di salde reti di connessioni tra di loro è la chiave per resistere e, magari, vincere.

Raccontaci come è andata in consiglio regionale…

Questo è il primo consiglio regionale dopo che è ri-scoppiato il caso Tav, con l’arresto della Lorenzetti. In aula il presidente Rossi, è stato interrogato sui motivi per cui è stato allontanato l’architetto Zita. Rossi si è nascosto dietro una cortina di fumo fatta di normative incomprensibili a più, ma che noi conosciamo bene, dicendo falsità

Cosa ha fatto uscire l’inchiesta sulla linea Tav di Firenze?

L’inchiesta sta dimostrando una condizione “comatosa” della politica, sia toscana che nazionale. Sembra che qui le istituzioni non abbiamo più potere e rispondano esclusivamente a poteri forti che vogliono grandi opere e privatizzazioni. Non rispondono più ai cittadini, ma a varie squadre o “bande”.

Zita appare essere un semplice dirigente che fa il suo lavoro. Se una valutazione di impatto ambientale dice che un progetto è disastroso, non può che dire che è disastroso. Oggi fare il proprio lavoro è diventato un crimine. E’ veramente brutto, una cosa pessima, vedere l’arroganza e la violenza usata da Rossi contro Zita, un semplice dirigente lasciato solo, per nascondere le sue cose..

Quali cose?

Oggi “Il Tirreno” ha pubblicato alcune dichiarazioni della Lorenzetti. Dice che la Regione Toscana, con Rossi, è intervenuta presso Bruxelles per difendere il decreto sulle terre di scavo. Rossi non è la vergine delle rocce, è inutile che continui ad incolpare gli altri, perché c’è dentro fino al collo! E’ una vergogna che in Italia ci sia una legge, presente anche nel “Decreto del Fare”, per cui i rifiuti, da materiale di scarto, da trattare, sono diventati dei sottoprodotti ( Le Terre e Rocce da Scavo che provengono da attività o opere soggette a valutazione d’impatto ambientale (VIA) o ad autorizzazione integrata ambientale (AIA) possono essere trattate come sottoprodotto anziché come rifiuto.Questa è una differenza sostanziale, perché il sottoprodotti può essere usato per lo stesso processo produttivo che lo ha generato, o un altro ancora, sia dallo stesso produttore o da terzi. Inoltre, non è necessario alcun ulteriore trattamento in quanto, non essendo rifiuto, non rappresenta un pericolo per l’ambiente e la salute umana n.d.r.. E Rossi difende questa legge! Il Tav a Firenze è un progetto che non sta in piedi da tutte le parti, ed è lo specchio di quest’Italia

Avete anche criticato altri progetti in Toscana, come gli inceneritori…

Noi siamo un comitato specifico, che si occupa prevalentemente del Tav. Ma è ovvio che siamo in contatto con altri gruppi, anche perché abbiamo notato che gli stessi problemi politici, economici, ambientali che abbiamo noi, ce li hanno anche altri comitati: quelli che si occupano della gestione dei rifiuti, della privatizzazione dell’acqua o contro gli impianti  geotermici sul Monte Amiata.

Infatti una cosa che stiamo facendo ultimamente è tessere relazioni e creare una rete, per scambiarci conoscenze e informazioni. Inoltre, ci stiamo accorgendo sempre di più che i gruppi di cittadini spontanei e autorganizzati sono l’unica forma di resistenza in Italia. Dalle istituzioni e dai gruppi politici non ci si deve aspettare nulla. Purtroppo l’opinione pubblica è addormentata dai grandi media, che hanno una funzione devastante

A proposito di Stato e cittadini, Alfano ha definito il Tav come “un’opera voluta dallo Stato”, come commenti questa affermazione?

Il problema è: che cos’è lo Stato? Se lo Stato rappresenta gli interessi dei cittadini, anche le sue scelte dovrebbero andare in direzione degli interessi dei cittadini. L’immagine di Stato che ne esce fuori, è un’immagine scollegata dalla realtà di tutte le persone. E’ brutto, è segno di un autoritarismo, sono sintomi di quello che sta diventando un totalitarismo

Future iniziative?

A Firenze stiamo preparando delle iniziative di informazione per il 12 ottobre con altri comitati. Per seguirci basta andare sul nostro blog, www.notavfirenze.blogspot.com.

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