Una risposta al nostro articolo “Mores communes”

Pubblichiamo questa risposta di Miguel Martinez ad un nostro recente articolo. I problemi posti sono estremamente concreti e nel prossimo editoriale proveremo ad aggiungere altra carne al fuoco rispetto al problema dello svuotamento del centro storico a cui, secondo noi, la questione “movida” è strettamente connessa.

Ho letto questo articolo, su Senza soste ma viene da Cortocircuito:

Mores communes: perché tutti condividono la foto di uno che piscia in Piazza Duomo?

Condivido tutte le riflessioni sul dispositivo spettacolare, però credo che bisogna trovare una nuova via per affrontare la “questione movida”.

Il problema viene affrontato sicuramente in chiave assai “reazionaria”, ma esiste: quale persona che si deve svegliare alle 6 di mattina per andare a lavorare può permettersi di vivere sopra le fabbriche per lo smercio a ciclo continuo di shottini notturni? E allora la gente se ne va, e cresce il Disneyland del Rinascimento, senza più artigiani e famiglie.

Insomma, se La Nazione presenta la faccenda nella maniera che le fa più comodo, non per questo bisogna automaticamente schierarsi contro chi quelle situazioni le subisce.

Pensiamoci… Anche perché queste cose cominciano a essere molto sentite qui da noi in Oltrarno, e se debitamente strumentalizzate, possono alimentare passioni assai negative.

Tra l’altro, mi ricordo i ragazzi di Via del Leone che hanno fatto un’assemblea qui qualche mese fa, con un sacco di compagni che venivano da altre parti della città… alle 22.30 hanno chiesto ai loro amici di fare silenzio per non disturbare la gente che abitava nella strada, e mi è piaciuto come gesto.

Miguel Martinez

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