I Cobas contro la riduzione di personale nei turni del reparto maternità a Ponte a Niccheri
Riceviamo e pubblichiamo:
Comunicato stampa
NO alla precarizzazione assistenziale dell’evento nascita. I modelli organizzativi sbagliati dell’azienda sulla maternità di Ponte a Niccheri e la ricaduta negativa che questi hanno sulle ostetriche e sulle donne. I COBAS denunciano le scelte gestionali sbagliate, convocano una assemblea e lanciano la vertenza sindacale.
Maternità Ospedale S.M.Annunziata – ostetricia, nido, sala parto - in crisi l’organizzazione del lavoro a causa della riduzione del personale ostetrico: una scelta aziendale dannosa, inutile, pericolosa e legata solo al contenimento della spesa. A rischio la qualità dell’assistenza. E’ sbagliato ed impossibile misurare e quantificare l’evento nascita in tempi predefiniti.
Sono mesi che le ostetriche denunciano, a causa della diminuzione del personale, il venir meno delle condizioni di sicurezza, la forte esposizione ai rischi per operatori e utenti e il progressivo snaturamento di un reparto che dovrebbe umanizzare tutto il percorso nascita.
I dati parlano da soli , l’Ospedale di Ponte a Niccheri continua ad essere un polo di attrazione e di riferimento per la nascita.
Al 31 luglio 2014 sono 792 parti (in crescita rispetto al 2013) e 1161 ricoveri e nel solo mese di luglio sono stati effettuati 178 Pronti Soccorso.
Nonostante che sia una maternità di secondo livello (in grado di accogliere gravidanze fisiolologiche e patologiche ) con accesso diretto di ricoveri e pronto soccorso, le ostetriche sono state ridotte di 1 unità per turno. Tale sottrazione di risorse ha avuto come unico effetto una progressiva precarizzazione assistenziale e una violazione di alcuni istituti contrattuali.
L’Ostetricia ha 27 posti letto per puerpere e gravide e altrettanti posti letto per neonati, più un imprevedibile afflusso di interventi di pronto soccorso. A questi si aggiunge l’attività di sala parto.
Le ostetriche a fronte di flussi interessanti, hanno dovuto subire la chiusura di 4 posti letto, la conseguente riduzione di personale e dato il continuo ingresso di donne la successiva riapertura. Un’ operazione di taglio e cucito fatta sulla pelle delle donne e delle lavoratrici.
I continui ricoveri, le attività di pronto soccorso, le urgenze di sala parto unite alla paradossale soppressione di 1 unità per turno ha comportato l’attivazione massiccia dell’istituto della pronta disponibilità: 20 chiamate in 31 giorni nel solo mese di luglio, oltre ai rientri programmati e non , in sostituzione del personale mancante.
Si tratta di una situazione insostenibile, inaccettabile, stressante, pericolosa e contrattualmente illegittima. Non regge rispetto ai dati di fatto, il modello organizzativo imposto in modo miope da parte dell’azienda ovvero 2 ostetriche in reparto, 2 in sala parto come il turno base per la notte.
Nell’esprimere la più netta contrarietà alle misure gestionali adottate dall’azienda fondate sulla riduzione di personale e su violazione di istituti contrattuali , dopo aver cercato di evidenziare le disfunzioni e le criticità che esse producono sul piano delle prestazioni sanitarie adeguate e sulla forte esposizione ai rischi e pericoli, dopo aver richiamato l’Azienda a spostare la sua attenzione dalla mera quantificazione dei tempi necessari alle diverse attività, alla garanzia della continuità assistenziale che è il vero strumento di qualità del lavoro, il sindacato COBAS ASL 10 convoca le ostetriche in Assemblea per Lunedì 11 agosto alle ore 13,30 c/o Ospedale S.Maria Annunziata aula riunioni V° piano per discutere e lanciare una vertenza sindacale.
Contestualmente i COBAS ASL 10 unitamente alle ostetriche chiedono all’Azienda
1) Il ritiro del modello organizzativo imposto nel periodo estivo e il ripristino dell’unità notturna , al fine di garantire una assistenza sicura, qualificata e adeguata nella fase di degenza madre/bambino, pronto soccorso e urgenza
2) Un corretto utilizzo della pronta disponibilità, la quale non può più essere utilizzata per sopperire alle unità sottratte
3) Un adeguamento reale degli organici, integrando le ostetriche mancanti e mai sostituite.
Agosto 2014
Andrea Calò COBAS ASL 10
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