Città del Messico, sgomberato il presidio degli insegnanti in lotta

altA mezzogiorno di mercoledì 11 febbraio, a Città del Messico, circa 3.500 agenti della Segreteria per la Sicurezza Pubblica del Distretto Federale (SSPDF) e della Polizia Federale (PF) hanno bloccato gli insegnanti del Coordinamento Nazionale dei Lavoratori dell’Educazione (CNTE) della Sección 22 di Oaxaca, che dallo scorso lunedì avevano installato un presidio permanente su viale Paseo de la Reforma, per chiedere il pagamento dei loro salari e contro la riforma della Legge dell’Educazione. Le forze dell’ordine in assetto antisommossa hanno creato un accerchiamento al Monumento alla Rivoluzione per impedire l’uscita dei manifestanti che si stavano muovendo in corteo verso il Ministero dell’Interno, impedendo loro di occupare nuovamente il Paseo de la Reforma.

Lo sgombero, giustificato dalle autorità federali con la necessità di “recuperare uno spazio pubblico”, è durato circa due ore, durante le quali gli insegnati in sciopero hanno opposto una resistenza passiva alle intimidazioni della polizia. Le istituzioni locali e nazionali hanno inoltre consigliato ai manifestanti di tornare a Oaxaca dal momento che non ci sarebbe stato nessun altro motivo per rimanere nella capitale poiché le loro richieste erano state esaudite. Più tardi, i portavoce della CNTE hanno invece accusato il governo di aver voluto “sopprimere” la manifestazione nonostante la sera precedente fosse stato trovato un accordo con il governo federale e le autorità di Oaxaca per il completo pagamento delle retribuzioni arretrate.

Il sottosegretario agli Interni, Luis Miranda, ha infatti ceduto alle pressioni del sindacato  concedendo tutte le richieste avanzate sul fronte dei salari (dopo che la Camera di Commercio aveva fatto pressioni per risolvere al più presto la vertenza, il cui sciopero ha provocato perdite per tre milioni e 690.000pesos):verranno così rimborsati ai 3600 insegnanti che non comparivano nel registro magistrale dello scorso anno.

Il segretario della Sección 22 del CNTE di Oaxaca, Ruben Nunez Ginez, ha poi dichiarato che la giornata di mercoledì ha rappresentato soltanto l’inizio di una grande mobilitazione, e che il 30% dei membri della Sezione rimarrà a Città del Messico. Questo sabato, infatti, è stata indetta un’assemblea statale a Oaxaca, durante la quale verrà deciso quali saranno i prossimi passaggi della CNTE in funzione di proseguire la lotta per l’abolizione della Riforma dell’insegnamento.

da Infoaut

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