Amsterdam, sgomberato il rettorato dopo 5 settimane di occupazione

 

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E’ cominciato questa mattina alle 11 lo sgombero del rettorato dell’Università di Amsterdam – il “Maagdenhuis” – occupato per oltre cinque settimane dagli studenti olandesi. L’occupazione proseguiva dallo scorso 25 febbraio, quando un corteo di oltre 1000 persone rispose allo sgombero del “Bungehuis” (sede delle facoltà umanistiche, occupata il 12 febbraio) entrando nei locali amministrativi dell’Univeristeit Van Amsterdam e chiedendo le dimissioni del rettore.

La mobilitazione di Amsterdam – secondo molti la più importante protesta universitaria dal 1969 -  è nata in opposizone alla governance universitaria, sempre più orientata al profitto tramite un taglio drastico dell’offerta formativa e la svendita di una parte del patrimonio immobiliare dell’ateneo. In risposta alla disastrosa gestione amministrativa dell’UvA, gli studenti hanno così risposto con la creazione della “De Nieuwe Universiteit” (‘La Nuova Università’), un esperimento di autogestione degli spazi di formazione proseguito con successo fino ad oggi.

Proprio questo weekend, il fitto calendario del Maagdenhuis occupato prevedeva il festival “Science and Humanities”, che gli studenti avevano confermato nonostante nella giornata di ieri il tribunale di Amsterdam avesse dato l’ok definitivo allo sgombero immediato del rettorato, intimando agli occupanti a lasciare l’edificio a partire dalla mezzanotte di venerdì.

Il sindaco aveva però fatto sapere che “si augurava una soluzione condivisa tra le parti” e ancora questa mattina sembrava che l’intervento della polizia fosse stato scongiurato e che il Consiglio di Amministrazione avesse accettato di attendere lunedi alle 12 per la riconsegna dell’edificio. Così però non è stato, e centinaia di agenti in assetto antisommossa (armati di tronchesi e mazze) hanno fatto irruzione nei locali del  Maagdenhuis caricando ripetutamente docenti, studenti e ricercatori che si trovavano all’interno.

A mezzogiorno, almeno nove persone risultavano in custodia della polizia ma gli occupanti non si sono demoralizzati e hanno ugualmente svolto le iniziative in programma nel piazzale di fronte al rettorato, circondati da agenti in antisommossa. Nel primo pomeriggio, poi, gli studenti hanno organizzato un corteo spontaneo a Kalverstraat per poi confluire in piazza Spui. Nelle prossime ore è facile che gli studenti dell’UvA rilancino su nuove mobilitazioni, nel frattempo sembra che il rettore abbia già parlato di sospensioni per gli occupanti e di un risarcimento danni che, secondo gli avvocati dell’università, ammonterebbe a 500mila euro.

da http://www.infoaut.org/index.php

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