La Fiom di Firenze non riesce a dire no nemmeno all’inceneritore a Case Passerini

Paola Galgani, eletta Segretaria Generale Cgil

Il direttivo Fiom che si è riunito di recente ha visto la presentazione di due documenti. Uno di questi ve lo riportiamo di seguito. L’odg ha preso 4 voti favorevoli e 3 astenuti. La direzione Fiom l’ha scorrettamente fatto votare in contrapposizione al suo doc conclusivo su cui hanno aggiunto tre righe generiche. Si vede che per la Fiom fiorentina non solo non ha senso votare un Odg in solidarietà agli antifascisti di Coverciano denunciati, non solo non ha senso votarne uno in solidarietà agli occupanti in lotta, non solo è evitabile che certi striscioni compaiano nelle piazze: non è ammissibile nemmeno prendere posizione contro un progetto pensato solo per le imprese, come Hera, che andranno a guadagnarci milioni di euro. Come scritto spesso qui, ci chiediamo: se la “coalizione sociale” compreso Landini, pensa di poter evitare tanto la lotta di classe quanto la solidarietà tra gli sfruttati, quale utilità potrà mai avere……..per gli sfruttati ?

Ordine del giorno direttivo Fiom 21 settembre

La Fiom di Firenze esprime la propria contrarietà alla costruzione di un nuovo inceneritore nell’area di Case Passerini (da 198.000 tonnellate annue) e al potenziamento dell’aereoporto di Peretola (che porterà 45.000 voli annui, in media uno ogni 8-10 minuti). Queste opere nocive vanno a incidere su un’area ad alta densità abitativa, già ampiamente martoriata da scarichi industriali e traffico. Come sindacato difendiamo a tutto tondo le condizioni di vita dei lavoratori. E’ evidente che queste opere andranno a incidere particolarmente su zone dalla forte componente operaia e popolare o dove comunque migliaia di lavoratori passano gran parte delle loro ore giornaliere.

L’opposizione alla costruzione dell’inceneritore e al potenziamento dell’aereoporto è quindi il naturale prolungamento dell’attività che i nostri Rls svolgono quotidianamente in azienda per salvaguardare le condizioni di salute dei lavoratori.

Tuttavia la nostra contrarietà non è dovuta solo a ragioni “geografiche”. Siamo contro tutte le opere nocive contenute nel decreto Sblocca Italia del Governo Renzi. Lo sblocca Italia e il Jobs Act sono due facce della stessa medaglia, il prodotto dello stesso sistema che sacrifica tutto sull’altare del profitto. Per questo d’altra parte lotta in difesa del lavoro, dell’ambiente, dell’istruzione pubblica, della sanità pubblica sono tutte parte di un’unica mobilitazione.

E’ il sistema industriale il principale produttore di rifiuti ed è quindi doppiamente necessario che nella lotta contro l’inceneritore scendano in campo le ragioni del lavoro. Non siamo contro le nocività nella piana, infatti, per la stessa ragione per cui vi si oppone un immobiliarista che si oppone alla svalutazione dei terreni.

Per questo ci impegniamo e chiediamo alla Cgil di fare altrettanto:

a) a promuovere assemblee informative e contro inceneritore e aereoporto in tutte le aziende metalmeccaniche della provincia

b) a prendere contatto e partecipare con regolarità alle iniziative e ai lavori dell’assemblea della piana contro le nocività

c) a creare le condizioni per la convocazione di uno sciopero generale territoriale con l’obiettivo di fermare la costruzione dell’inceneritore di case Passerini e l’ampliamento dell’aereoporto

d) a proporre nell’ambito della coalizione sociale, un percorso comune anche in vista della manifestazione del 17 ottobre a tutte le realtà impegnate nella lotta contro le nocività nella piana, che preveda la solidarietà e partecipazione reciproca nelle lotte future che la Fiom metterà in campo per il difficile rinnovo contrattuale

Miguel Bausi, Michele Di Paola, Federico Giugliano, Matteo Moretti

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