29 – 30 Ottobre: sciopero nazionale del settore Trasporti e Logistica

 

Qui di seguito trovate l’appello dei Si-Cobas per lo sciopero della logistica, che appoggiamo con forza.

La fase di rinnovo contrattuale si apre con il chiaro obiettivo da parte delle grandi aziende del settore, delle principali confederazioni delle cooperative e con la solita complicità di CGIL-CISL-UIL, di attaccare il CCNL in vigore e ottenere un’ulteriore riduzione del costo della forza lavoro, imponendo livelli più alti di flessibilità, precarietà e produttività

Da oltre 6 anni siamo impegnati in una lotta (spesso vincente) per far rispettare il Contratto Nazionale, per sconfiggere il sistema di caporalato rappresentato dalle cooperative, per imporre aumenti salariali consistenti, per uscire dallo schiavismo, per costruire una rappresentanza reale degli operai nei magazzini.

Di fronte al tentativo di attacco all’intera categoria, il Sindacato Intercategoriale Cobas e l’Associazione di Difesa dei Lavoratori chiamano gli operai di tutto il settore ad aderire allo sciopero nazionale su questa piattaforma:

* No al peggioramento del Contratto Nazionale di categoria
* Per la sua piena applicazione in tutti i magazzini della logistica
* Aumenti salariali del 5% della retribuzione minima mensile
* Riduzione dell’orario di lavoro a 37,5 ore settimanali
* Garanzie di mantenimento di lavoro e condizioni nei cambi appalto
* Per respingere gli attacchi del governo e il suo Job- act
* Estensione degli scioperi contro le politiche repressive europee
* Per il riconoscimento della rappresentanza dei lavoratori
* Pieni diritti per tutte le Organizzazioni Sindacali

Questi obiettivi non rappresentano solo gli interessi immediati di tutti gli operai del settore ma definiscono una strada per rafforzare l’unità necessaria a contrastare la linea politica del governo Renzi e della Confindustria, insieme alle principali potenze imperialiste, che cercano di far fronte alla loro crisi puntando a spremere ancor di più gli operai mentre, su scala internazionale, investono i loro capitali per la loro sete di profitto inasprendo i contrasti interimperialisti e le guerre per il controllo delle materie prime e l’economia di interi paesi.

Guerre per il dio profitto contro i proletari e le masse povere.Per questo lo sciopero del 29 ottobre si inserisce anche in un piano di battaglia più generale di uno sciopero a livello internazionale, promosso da organizzazioni nate dalle esperienze di lotta su scala europea e mondiale, che punta apertamente a costituire forme di coordinamento stabile fra le organizzazioni sindacali indipendenti e più combattive.

da http://pungolorosso.wordpress.com/

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