TAV Firenze, il tunnel: non si fa, ma non si dice?

Il Comitato No Tunnel TAV, leggendo dell’intervista dell’AD delle Ferrovie Renato Mazzoncini, ha ovviamente da fare alcune osservazioni.

  1. Dice Mazzoncini: “Il tunnel sotto Firenze si farà”; subito dopo si parla di una indagine di mercato dalla quale risulterebbe che i viaggiatori preferiscono arrivare alla stazione di Santa Maria Novella piuttosto che nell’isolata stazione di viale Corsica, per cui è addirittura possibile “mettere in discussione” la realizzazione stessa del sottoattraversamento. Nessuno dei politici pare aver notato la contraddizione di queste affermazioni. Problemi di comunicazione o dentro le Ferrovie non ci sono idee chiare? Intanto i lavori ai Macelli vanno avanti, le spese crescono…
  2. Terre di scavo: ancora si discute “se sono rifiuti oppure no”. Qualche tempo fa dalle notizie diramate sui media pareva che tutto fosse risolto. Al Ministero dell’Ambiente ancora non hanno nemmeno ricevuto il “piano di utilizzo” delle terre da parte delle Ferrovie. Intanto i lavori ai Macelli vanno avanti, come i costi, che aumentano…
  3. Si è finalmente deciso di “riorganizzare la tecnologia di superficie” per consentire il passaggio di molti più treni. Da dieci anni i gruppi che si oppongono alla realizzazione del Passante TAV propongono questo; sarà mica che avessero ragione? L’intervento costerebbe molto meno di quanto si è già speso nella voragine ai Macelli…
  4. Addirittura si dice che ogni binario del nodo di Firenze diventerà “promiscuo”, cioè potranno passare tutti i tipi di treni. Questa affermazione smentisce un dogma che ha sciaguratamente giustificato il modello TAV italiano che invece prevede la separazione delle linee. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: al di fuori del collegamento tra le 5 principali città italiane il sistema ferroviario è un disastro. Questo progetto sbagliato è costato circa 100 miliardi di euro che i cittadini stanno pagando e pagheranno per altri 30 anni.
  5. Mentre l’AD Mazzoncini pare smentire la politica dei trasporti che hanno tenuto fin qui le FS, nessuno ha il coraggio di dire fermiamoci con i lavori ai Macelli: se davvero è in corso un ripensamento sul Passante sotterraneo, perché si continuano a buttare soldi in quella voragine inutile? Possibile che nessuna istituzione abbia qualcosa da dire?

È sempre antipatico dire “l’avevamo detto”, ma il Comitato NO Tunnel TAV non può non ricordare che ha urlato come Cassandra per dieci anni nel delirio della politica delle istituzioni locali e nazionali.
Il Comitato chiede ancora non solo che si abbandoni al più presto il progetto del Passante, ma che si interrompano immediatamente i lavori.

Comitato No Tunnel TAV
338 3092948

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