Sull’annuncio dell’approvazione del regolamento urbanistico di Firenze

http://www.inventati.org/cortocircuito/wp-content/uploads/2013/04/invendita.jpgPubblichiamo questa riflessione dei compagni del Csa nEXt Emerson sul recente annuncio del sindaco Renzi dell’approvazione di un nuovo piano urbanistico.

Ce ne siamo occupati anche noi nell’editoriale dell’aprile scorso e nell’ultimo che abbiamo pubblicato: la giunta del Pd renziano continua nella stessa identica direzione (e su questo non c’era il minimo dubbio).

Altro che “cambiaverso”…

Quanta fretta ma dove corri ?

Breve digressione sull’annuncio dell’approvazione del regolamento urbanistico di Firenze (http://tinyurl.com/km98269)

La politica vive molto spesso di teatrini preconfezionati e strategie comunicative scontate. Un classico esempio e’ annunciare un risultato prima di averlo ottenuto. Il signor Matteo Renzi proprio in questi giorni ci ha regalato uno splendito esemplare di esternazione per la nostra collezione.
Un po’ per coprire il ritardo e la scarsa attenzione riposta nel nuovo regolamento urbanistico, un po’ per rilanciare slogan ad effetto e guadagnare visibilita’ sui media, martedi’ 28 gennaio appare su alcuni quotidiani locali, la notizia che il nuovo regolamento urbanistico e’ stato approvato. In realta’ se si controlla sul sito regolamentourbanistico.comune.fi.it al 2 febbraio l’ultima news risale a dicembre del 2013: non c’e’ riportata alcuna novita’. Forse pero’ i taglia alla politica non hanno lasciato i soldi per rinnovare il contratto a chi lo aggiorna, quindi abbiamo cercato di approfondire.
Leggendo meglio gli articoli si comprende che in realta’ nulla e’ stato varato, ma il testo e’ passato dal vaglio della giunta. Ora dovra’ continuare il proprio percorso, per arrivare in consiglio comunale e poi compiere tutti gli altri passaggi fino alla pubblicazione.
Che senso ha dunque uscire a sorpresa e dichiare che i lavori sono conclusi, e ringraziare tutti i tecnici che si sono prodigati per questa magnificenza, che coniughera’ ecologia, ripresa dell’edilizia, occupazione ?
A noi vengono in mente diverse motivazioni, ma nessuna di essa e’ particolarmente onorevole. Proviamo a fare qualche ipotesi.
Il regolamento non sara’ pronto per fine mandato, ma probabilmente ricadra’ nel prossimo, ma nei ricordi dell’opinione pubblica rimmarra’: tutto finito nei tempi prestabili. Ovvero il mantra della politica del “fare non facendo”, ma confondendo le acque. Non e’ chiaro inoltre cosa voglia fare Matteo Renzi della propria carriera politica, ma se anche non sara’ piu’ sindaco di Firenze, comunque potra’ annoverare nel curriculum, il varo del regolamento urbanistico, almeno da un punto di vista mediatico.
Un’altra ipotesi. Si intende veramente recuperare il tempo perso, e forzare la mano per finire, entro fine marzo. Si attua per questo la manovra classica per eludere i processi decisionali democratici: il regolamento e’ pronto, i lavori sono finiti, i successivi passaggi non hanno piu’ nulla da discutere, questo e’ il migliore dei piani possibili, nella migliore Firenze possibile, non c’e’ piu’ nulla da aggiungere.
Un po’ come per le elezioni, si dice di aver vinto ancor prima delle votazioni, perche’ tutti vogliono stare con il vincitore, e cosi’ si orientano le preferenze.
Si potrebbe anche leggere come una velata minaccia: non provate a metterci i bastoni tra le ruote nei consigli e nei quartieri, tanto e’ tutto gia’ deciso.
A confermare questo atteggiamento, non privo di una certa tracotanza, si inseriscono poi le esternazioni di berlusconiana memoria, che tanto piacciono agli italiani: il varo di questo piano creera’ 10 mila posti di lavoro. Frase ad effetto, non importa quanto fondata sia, tanto nessuno potra’ mai verificarla, ne’ chi l’ha detta, ne’ chi l’ha udita.
E’ interessante pero’ la coincidenza: nel giorno in cui si annuncia il regolamento urbanistico prossimo venturo, piovono lettere di licenziamento per tutti gli operai della Seves. Questa azienda si trova proprio accanto all’Ex Cerdec, un’area dismessa ai piedi delle colline e delle ville medicee nel borgo di Castello. La Cerdec e’ citata tra gli interventi previsti nel nuovo regolamento e con la prossima chiusura della Seves e l’area edificabile diventa ancora piu’ ampia e quindi piu’ ghiotta per investitori e speculatori.
Ricordiamo ancora bene una cena in strada in solidarieta’ ai lavoratori della Seves, dove l’allora neo sindaco faceva bella mostra di se’, contornato da una cerchia di operai fiduciosi e lusingati per le attenzioni concesse loro. Ora a distanza di un paio d’anni si puo’ misurare nei fatti quanto valgano promesse, esternazioni e quale sia l’attuale peso della politica sulle decisioni del mercato: la Seves e’ chiaramente un’area industriale da dismettere, con i suoi lavoratori in toto, e sulla quale edificare case o supermercati, era evidente anche tre anni fa quando a quella cena si blaterava di improbabili riprese e investimenti.
Le istituzioni hanno come unico compito il facilitare queste operazioni. Se qualcuno aveva creduto in un destino diverso: aveva capito male, cosi’ come se dai lanci stampa sul regolamento urbanistico si capiva fosse gia’ stato approvato, si tratta chiaramente di un’incomprensione. Uscite ad effetto e smentite fanno parte dell’armamentario retorico della politica. Abituatuiamoci.
Matteo non e’ in mala fede, siamo noi che fraintendiamo quello che dice.

Qui di seguito i passaggi di approvazione del piano urbanistico, cerchiato in rosso dove siamo attualmente

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