Da dove vengono gli emigranti? Spesso da paesi devastati dalle guerre…

le guerre che sentiamo lontane, e sono arrivate in “casa nostra”… 

Riceviamo e diffondiamo:

Cari compagni,

vi inviamo il volantino che abbiamo distribuito ai delegati Fiom del Veneto che hanno preso parte all’assemblea su immigrazione e accoglienza tenutasi a Venezia lo scorso 13 ottobre.

Un saluto fraterno

I compagni del Comitato di sostegno ai lavoratori Fincantieri

Lavoratori della Fiom,

in questa iniziativa vi confrontate con il fenomeno degli immigrati e dei rifugiati, ponendo la necessità di “accoglienza, solidarietà, uguaglianza e diritti per tutti”. E giustamente: una vera parità di diritti e di condizioni tra lavoratori autoctoni e immigrati va a vantaggio di tutti i lavoratori, perché impedisce alle imprese e ai governi di discriminare gli immigrati usandoli come un mezzo per abbassare i diritti e i salari anche dei lavoratori autoctoni.

Proprio mentre si svolge questa iniziativa, è in corso in Italia, Spagna e Portogallo “la più grande esercitazione NATO dalla caduta del muro di Berlino”. Iniziata il 3 ottobre, impegna (a nostre spese) 36.000 militari, 60 navi e 200 aerei da guerra di 33 paesi, un certo numero di associazioni “umanitarie”. Soltanto in Sardegna, denuncia la scrittrice Michela Murgia, “centinaia di militari, bombardamenti sul territorio di proiettili del cui contenuto sanno qualcosa solo all’Oncologico, fermo pesca, fermo pastorizia, prove di assalto verso terre che vediamo al telegiornale…”.

Già… le terre lontane (Iraq, Siria) contro le quali, col pretesto della “lotta all’Isis”, il governo Renzi prepara bombardamenti (è “un modo per essere presi finalmente sul serio”, gongola il gen. Jean) ed è pronto a guidare un nuovo intervento armato in Libia, mentre è chiaro ormai che l’intervento in Afghanistan sarà prolungato… Intanto la Turchia di Erdogan, “nostra stretta alleata” (parola del ministro degli esteri Gentiloni), fa strage di curdi, di lavoratori, di compagni, e l’intoccabile Israele di Netanyahu continua nella sua strage infinita di palestinesi…

Sono queste alcune tra le ‘terre lontane’ da cui stanno arrivando a decine di migliaia nuovi emigranti che non hanno altra alternativa che fuggire dalle loro nazioni devastate da decenni dai ‘nostri’ stati e dai nostri eserciti – o no? 30 miliardi annui di spese belliche solo da parte dell’Italia (che gonfiano il debito di stato), per seminare morte e sconvolgere l’esistenza di decine di milioni di persone nel mondo, mentre proprio in nome del debito di stato non fatto da noi, né a nostro vantaggio, si sono tagliate brutalmente le pensioni, le spese per la salute, l’assistenza ai disabili, l’istruzione, l’edilizia popolare… si è fatta la guerra interna ai lavoratori. Quella guerra che la Confindustria e Renzi vogliono portare fino a radere al suolo i contratti collettivi, sulla scia della Fiat e della Fincantieri.

Mentre il ‘movimento pacifista’ di un tempo è scomparso (alcuni suoi esponenti sono ora al governo a programmare i bombardamenti…), questi problemi sono diventati più gravi e urgenti di prima. Dobbiamo tornare a discuterne per tornare a mobilitarci. Altrimenti le guerre che crediamo lontane irromperanno con ancora maggior violenza “lì” e qui, “lì” distruggendo case e vite, qui distruggendo ogni argine all’attacco dei padroni!

Per discuterne insieme, vi invitiamo a venire sabato 24 ottobre, alle ore 15.30, a piazzale Radaelli 3, a Marghera (5 minuti a piedi da piazza mercato) alla sede del

Comitato di sostegno ai lavoratori Fincantieri

comitatosostegno@gmail.com

https://pungolorosso.wordpress.com

Venezia, 13 ottobre 2015 (cicl. in prop.)

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