Venerdì, a Campo di Marte, protesta per il diritto allo studio

Ore 10 agli uffici comunali di Via Nicolodi 2

Il Comitato per il diritto allo Studio – un comitato di genitori, studenti e attivisti – richiede risposte urgenti all’Amministrazione Comunale sui tanti problemi che stanno emergendo dallo sportello-inchiesta che stiamo portando avanti nelle periferie della città.
Lunedì con una conferenza stampa abbiamo denunciato una situazione diffusa e inaccettabile di negazione e limitazione del diritto allo studio. Le spese scolastiche sono diventate insostenibili per tantissime famiglie che vivono difficoltà economiche: sono in tanti a non riuscire a pagare i bollettini della mensa scolastica – e in alcuni casi per queste famiglie è scattata addirittura Equitalia – e sono troppi i bambini che, a distanza di due mesi dall’inizio della scuola non possiedono ancora tutti i libri di testo, o addirittura nessuno. Troppe sono le famiglie che riescono a pagare i costi degli studio solo prezzo di pesanti sacrifici e difficoltà.
Abbiamo denunciato gli effetti devastanti dell’art.5 per chi abita nelle case occupate: bambini che, inon vedendosi riconosciuta la residenza nel Comune, non possono iscriversi a scuola o sono costretti a frequentare scuole molto lontane da casa, negazione del rimborso per i libri delle scuole elementare e esclusione dai bandi comunali di sostegno alla scuola. Di male in peggio.
L’Assessore Cristina Giachi – in risposta alle istanze sollevate dal Comitato – non ha saputo fare altro che negare l’evidenza dei problemi e auto-celebrare le politiche dell’amministrazione comunale sul diritto allo studio. La realtà è un altra, e per questo saremo Venerdì 6 Novembre alle 10 a manifestare sotto gli uffici comunali di via Niccolodi per richiedere:
- Una vera fascia di esenzione per mensa, pre e dopo scuola e scuolabus: servizi scolastici gratuiti per tutte le famiglie con ISEE inferiore agli 8000 euro.In questo momento anche presentare un ISEE inferiore ai 5500 euro annui non è sufficiente a beneficiare dell’esonero, per cui è richiesto che la famiglia sia in carico ai Servizi Sociali e possieda un attestazione prodotta da questi ultimi. Quello che l’assessore omette, infatti, è che grazie a questo giochino, la maggior parte delle famiglie a reddito bassissimo sono attualmente escluse dall’esonero.
- Una revisione del “Pacchetto Scuola” offerto dal Comune di Firenze: più risorse per garantire contributi adeguati alle effettive spese da sostenere (libri, materiali, trasporti ecc) e per garantire a tutti gli aventi diritto il beneficio del contributo (ad oggi, il Pacchetto Scuola viene distributo fino “ad esaurimento fondi”). Revisione dei tempi di pubblicazione del bando che, ad oggi, viene pubblicato nel mese di ottobre e distribuisce i contributi nella seconda metà dell’anno scolastico: questa tempistica non tiene conto dell’impossibilità di tante famiglie di anticipare le spese e costringe molti ragazzi a frequentare per mesi la scuola senza libri e materiali.
- Il riconoscimento del diritto alla scuola per bambini che vivono nelle case occupate: accesso alla scuola, possibilità di partecipare ai bandi e usufruire degli esoneri.

Comitato per il diritto allo studio, Firenze

Leggi anche:

STUDENTI UNIVERSITARI IN CORTEO CONTRO IL NUOVO ISEE

STUDENTI CONTRO IL NUOVO ISEE IN PRESIDIO PERMANENTE

Facebook

YouTube