Autogestiamo la società!

Non può man­care in que­sto numero un pezzo sulla mani­fe­sta­zione romana del mese scorso, una sorta di spar­tiac­que di que­sto ini­zio d’autunno, gior­nata impor­tante, che ci ha mostrato una radi­ca­lità non comune, ma che sta a tutti noi non far spe­gnere né sva­nire.
Diamo conto del dibat­tito interno, in maniera sin­te­tica e volu­ta­mente aperta, non defi­ni­tiva, così come degli svi­luppi del post-15 otto­bre sul ter­ri­to­rio bolo­gnese, nelle sue dina­mi­che ancora tutte da dispie­gare di con­flitto e costru­zione di auto­ge­stione con­creta di ser­vizi e di situa­zioni, di “pezzi di società” che siamo chia­mati, oggi, a pro­vare ad auto­go­ver­nare in maniera soli­dale, fuori dalle logi­che di pro­fitto e di domi­nio sta­tale. Il mese di otto­bre è stato fitto di impe­gni: diversi anti­mi­li­ta­ri­sti si sono impe­gnati in una riu­scita gior­nata di studi sulla figura di Augu­sto Masetti, il sol­dato che a Bolo­gna cento anni fa, il 30 otto­bre 2011, pur di non par­tire in guerra in Libia, sparò al colon­nello urlando “Viva l’anarchia, abbasso l’esercito”. Un gesto ecla­tante che abbiamo voluto rie­vo­care, con un occhio alle ragioni della cam­pa­gna anti­mi­li­ta­ri­sta di allora e la neces­sità di rimet­tere in piedi, oggi, con­te­nuti anti­mi­li­ta­ri­sti in un movi­mento più gene­rale di con­te­sta­zione dello stato di cose pre­senti. Il reso­conto della gior­nata lo tro­vate sul n. 32 di Uma­nità Nova, su que­sto numero c’è invece un arti­colo più gene­rale sul tema dell’antimilitarismo.
Se altrove, per esem­pio negli Stati Uniti, la que­stione della ridu­zione o abo­li­zione delle spese mili­tari è posta in maniera chiara dal movi­mento Occupy, qui siamo ancora indie­tro. È com­pito di tutti quindi agi­tare la tema­tica dell’opposizione al mili­ta­ri­smo e alle spese di guerra: sabato 12 novem­bre vi invi­tiamo quindi a par­te­ci­pare al cor­teo che si tiene a Novara, là dove il governo intende costruire i nuovi aerei da guerra F35 per la mostruosa cifra di venti miliardi di euro (nostri).
In que­sto numero avremmo voluto fare un aggior­na­mento sulla situa­zione greca, dopo che nel corso delle mani­fe­sta­zioni durante l’ultimo scio­pero gene­rale del 20 otto­bre i mili­tanti del KKE, il Par­tito Comu­ni­sta Greco, non hanno esi­tato a spran­gare i mani­fe­stanti pur di non fare loro rag­giun­gere il par­la­mento. Gli sta­li­ni­sti sono stati respinti, e ora, quando è chiaro a tutti che il loro posto è a fianco della rea­zione, la popo­la­zione con­ti­nua nella sua lotta con­tro le misure di auste­rity e per una radi­cale tra­sfor­ma­zione sociale. Per man­canza di spa­zio vi riman­diamo al web: su stra­de­di­gre­cia potete seguire gli svi­luppi della situa­zione.
Infine pre­sen­tiamo una novità di Odra­dek, un libro sul fab­bro anar­chico Umberto Tom­ma­sini, con una breve scheda.

Ci si vede per le strade.

I commenti non sono attivi per questo post