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pubblicato il 30.01.07
Da Oristano su manifestazione FN il 27 nella giornata della memoria
·

Il 27 gennaio è la data-simbolo per la commemorazione della Shoah ebraica. Il 27 gennaio 1945 Auschwitz è liberata!
Quel giorno dell’inverno 1945 la 60ma armata dell’esercito sovietico mette fine agli atroci massacri posti in essere dal regime nazifascista. Il mondo conosce la verità sulle assurde nefandezze della perversione umana e l’orrore dell’antisemitismo perpetrato dai nazisti.
In Italia, le leggi razziali sono in vigore 1938, il regime fascista dà il nulla osta alle deportazioni e ai rastrellamenti.
Molti sono stati, in Europa, i testimoni silenziosi e troppi i collaboratori dell’abomio nazistafascista:
Seimila ebrei, cinquecentomila zingari e gay, testimoni di Geova, handicappati, prigionieri politici; bruciati, sterminati con il gas, fucilati, fatti morire per fame e freddo o per atroci torture.
E c’è chi vuole dimenticare, negando la storia, c’è chi afferma che nel nazifascismo c’è stato onore.
Quale onore può avere chi stermina gli inermi con assurda ferocia e crudeltà e chi con la Shoah e con la politica nazifascista ha messo in atto un tremendo piano antiuomo e antiumanità?
Come è possibile negarlo??
Come è possibile rinegare la storia e dimenticare? e ancora come è possibile che in una nazione democratica si permetta il rinascere di organizzazioni basate sull’incitamento all’odio razziale?
Ad Oristano mentre in tutta Europa si commemora la liberazione di Auschwitz, qualcuno ha pensato di autorizzare una manifestazione di Forza Nuova, nel cuore pulsante della città, in piazza Roma, così un gruppo di facinorosi fascisti sventola impunemente la croce celtica e le effigi del loro partito, Forza Nuova.
Riteniamo un’offesa alla Costituzione italiana, alle nostre leggi ma ancor di più al popolo, quello civile e democratico , che il 27 gennaio ricorda l’abomio nazifascista.
Oramai non ci si stupisce più di niente ad Oristano, domenica 21 poi un altro movimento di chiara ispirazione fascista ha presidiato piazza Roma.
Ci chiediamo perché? Come mai tutto questo fiorire di sit in neri?
Certo poco ci stupiamo se pensiamo che ei nostri paesi e nella nostra città, su ogni muro “bianco” e sempre più di frequente appaiono l croci uncinate e frasi di chiaro significato nazifascista, e nessuna tra le autorità competenti fa sì che questi “grafitti” vengano cancellati e ricoperti di vernice.
A nessun cittadino democratico può far piacere che in una tranquilla domenica di sole passeggino per il centro città loschi individui in divisa fascista e , tanto meno che durante la giornata della memoria sventoli nella piazza Roma la croce celtica, lugubre effige.
Solo qualche giorno va però il Governo votava all’unanimità il DDL Mastella che apre una nuova visione legislativa in materia di più contemporanea definizione di razzismo, superiorità d iuna razza, discriminazioni, riorganizzazione del disciolto partito fascista e quanto altro. Pensiamo che il “Giorno della Memoria” è stato istituito con con la legge 211/2000 al fine di ricordare, da una parte, la data (27 gennaio 1945) dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz e commemorare la Shoah le leggi razziali, la persecuzione, la deportazione, la prigionia e lo sterminio dei cittadini ebrei, dall’altra, tutti coloro che pur in campi e schieramenti diversi si opposero a quel folle progetto di genocidio, non esitando a salvare altre vite e a proteggere in condizioni difficili i perseguitati, anche mettendo a rischio la propria vita.
A questo punto a noi sorge il dubbio che Oristano non si sia costituiti all’insaputa dei cittadini, repubblica autonoma.
Certo il diritto di manifestare fa parte della democrazia, ma riteniamo di cattivo gusto che il 27 gennaio si permettesse di issare croci celtiche.
Per noi il 27 gennaio, giorno simbolo, è doveroso compiere una riflessione sugli orrori di ieri per batterci contro gli orrori di oggi perché anche all’uomo comune non sfuggono i messaggi di un “razzismo legalizzato” che ormai cerca di farsi strada nel mondo democratico.
Ecco perché Il ricordo deve servire per combattere a favore dei 6 milioni di uomini che oggi soffrono la fame e per porre fine alle ingiustizie subite dai popoli oppressi e da chi cerca un futuro migliore nel mondo occidentale.
Ieri c’erano i lager ed i campi di concentramento nazisti, oggi ci sono Srebrenica,Tuzla, Jenin, Khandhar, Baghdad e tutte le guerre dimenticate che ogni giorno insanguinano il mondo ed i confini d’Europa.
Ieri c’erano le reggi razziali oggi c’è chi preferisce chiudere le frontiere negando il diritto alla libertà di movimento.
Proprio perché L’Europa del 2007 è frutto anche del sangue e delle “ceneri” del 1945 è doveroso ricordare chi ha permesso a costo della vita stessa, la costruzione di un paese democratico e la nostra memoria si deve chiamare impegno civile, impegno per un presente ed un futuro rivolto ad un presente ed un futuro di uguaglianza e di diritti contro tutti i razzismi e le discriminazioni per la pace ed la giustizia; con un’unica certezza che nessun uomo è ingiudicabile.
Certo il nostro mondo non è ancora quelle che vogliamo , ma noi oggi, come ieri i nostri padri, faremo valere i nostri ideali di pace giustizia e libertà perché si crei un mondo diverso è possibile e perché mai più ci si debba chiedere “ se questo è un uomo”.
E’ necessario avere ogni giorno nei nostri occhi le immagini di Auswitch liberata, avere nella nostra mente le parole mandate a memoria negli anni della scuola primaria, perchè ….” Voi che vivete sicuri nelle vostre tiepide case,voi che trovate tornando a casa, cibo caldo e visi amici, considerate se questo è un uomo, che lavora nel fango, che non conosce pace, che lotta per un pezzo di pane, che muore per un si o per un no….” O sentire risuonare nelle nostre orecchie, il triste motivo
Son morto con altri cento,
Son morto che ero bambino…..
….. Ad Auschwitz c’era la neve, il fumo saliva lento….
…. Ad Auschwitz tante persone ma un solo grande silenzio….
. …. Io chiedo come può l’uomo uccidere un suo fratello eppure siamo milioni in polvere nel vento….

Da un gruppo di cittadini di Oristano e provincia, sconvolti dalla costante crescita della presenza fascista in città nascerà a giorni il comitato antifascista oristanese.

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