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pubblicato il 13.07.07
Viterbo: studente ferito alla bocca e all’occhio
·

Aggressione squadrista a piazza del Comune.
Torna la violenza dell’estrema destra.

Alle due di mattina di ieri uno studente universitario di medicina, 24 anni della provincia di Roma, è stato prima fermato e poi preso violentemente a pugni da un gruppo di giovani dell’estrema destra.

Lo studente è stato ferito alla bocca e all’occhio.

Sanguinante è stato portato da una autoambulanza a Belcolle dove gli sono stati applicati quattro punti all’arcata sopracciliare e tre alla bocca. Prognosi una settimana.

Sul posto è arrivata, in tempi brevissimi, una pattuglia dei carabinieri ma non ha rintracciato gli aggressori.

“Stavo passando, insieme a due amiche – racconta il ragazzo aggredito – a piazza del comune, quando sulla gradinata della chiesa di Sant’Angelo abbiamo vista una quindicina di ragazzi. Quattro o cinque si sono alzati. Un paio, mentre camminavamo, si sono avvicinati per chiedere una sigaretta. A quel punto ho sentito un colpetto sulla spalla, mi sono girato e mi hanno messo una maglietta bianca sul volto, e mi hanno preso a pugni. L’aggressione vera e propria è avvenuta sotto l’archetto che porta in via Ascenzi”.

Subito le ragazze hanno chiamato i carabinieri che sono arrivati in breve tempo, ma degli aggressori non c’era più traccia.

Questo non è il solo caso di violenza. Martedì, un altro studente universitario, 27 anni siciliano, alle tre di notte, dopo essere uscito dal locale Reverse, è stato colpito con una cinta alla testa.

Secondo le testimonianze, in entrambi i casi, gli aggressori farebbero parte di gruppi di di estrema destra.

Intanto in città sono spuntate scritte naziste su tutti i muri. Un rigurgito di violenza che non può essere sottovalutata dalle istituzioni.

Da TusciaWeb


AGGRESSIONE FASCISTA A VITERBO…ORA BASTA!!!

Avevamo chiesto risposte che non sono mai arrivate, ora tutti siano consapevoli delle proprie colpe.
Ancora aggressioni, fasciste e violente; aggressioni facili, non da eroi… “5 contro 1”.
Cinque vigliacchi che coprono i volti e massacrano un giovane universitario in nome di un ideologia che a noi risulta essere illegale.
Bei gesti e bei momenti in una città che al proprio ingresso esulta con cartelloni fatiscenti tipo: “Viterbo città universitaria”; ecco cari amici universitari la città che vi accoglie: la città che da 2 settimane porta sulle mura simboli come svastiche e croci celtiche che nessuno si degna di togliere, né il sindaco, né gli assessori competenti, che non hanno fatto nulla per far coprire quelle scritte.
Queste sono cose indegne; è il comportamento di quella politica marcia e subdola che da anni caratterizza la città.
Ora le risposte non le vogliamo, ora le pretendiamo.
Come mai, visto che l’aggressione si è consumata a palazzo dei Priori (che sappiamo essere fornito di telecamere a circuito chiuso) non è stato identificato ancora nessun colpevole? E come mai quella notte non è stata fatta un’attenta ricerca dei nomi già da tempo segnalati, ma si sono solo svolte le solite pratiche burocratiche del caso?
Chi volete ancora prendere in giro? Quali sono le vostre intenzioni? ancora quelle di mascherare i fatti per far sembrare Viterbo una città pulita? Le voci negli ambienti, come si sa, corrono e arrivano anche quelle più malsane, arrivano notizie di “presunte” coperture da parte di alti esponenti politici che simpatizzano per questi ragazzi che intralciano la giustizia… ma ciò non ci stupirebbe.
Da ora in poi sappiate che ci batteremo il più possibile e solleciteremo con tutte le nostre forze i vertici del governo, attraverso interrogazioni parlamentari e quant’altro perché si faccia chiarezza su quanto sta accadendo in questa città.
Lo avevamo già detto in maniera civile, ora siamo anche noi un po’ più maleducati nel dirlo (ma non vigliacchi): ognuno si senta responsabile di ogni propria azione, noi la nostra buona volontà l’abbiamo sempre messa.
Non abbiamo più fiducia in chi dovrebbe garantire la libertà di ogni individuo e nella politica “accondiscendente” o “menefreghista”.
A nome di tutti coloro che sono stanchi, a nome di tutti quelli che non vogliono più permettere che accadano questi fatti, cercheremo sempre di lottare contro la piaga del fascismo.
Giovani Comunisti Federazione di Viterbo


Viterbo, P.za del Comune, ennesima prova di violenza fascista

(10 luglio 2007)

Da tempo Piazza del Comune è divenuta inagibile per tipi considerati “comunisti” per aspetto e abbigliamento. Questo per una banda di violenti giovinastri di ispirazione fascista che di sera bivacca sui gradini della chiesa di S. Angelo, e che, nella totale impunità, ha già commesso atti d’intimidazione e violenza contro passanti inermi.

Negli ultimi giorni si è assistito ad una ripresa in grande stile dell’eversione nera: alle scritte sui muri inneggianti ad Alessandro Palazzo, un giovane di estrema destra deceduto per incidente stradale, hanno fatto seguito i pestaggi.
Il più grave nella notte tra il 5 e il 6 luglio (http://www.tusciaweb.it/notizie/2007/luglio/7_15violenza.htm) quando, verso le 2:00, un ragazzo di 24 anni, studente di medicina e attivista del Centro Universitario Teatrale (CUT), passando con due amiche per piazza del Comune, ha visto due giovani di questi seduti sui gradini di S. Angelo staccarsi dal gruppo per andargli incontro e chiedere una sigaretta. Non appena effettuata la richiesta, lo studente sentiva un colpetto dietro la schiena e subito, infilatagli una maglietta a coprirgli il volto, veniva percosso violentemente e lasciato sanguinante e sotto choc sul luogo dell’aggressione. Le ragazze che erano con lui, hanno chiamato i carabinieri, all’arrivo dei quali gli aggressori si erano già dileguati. Lo studente, portato all’ospedale di Belcolle da un’ambulanza, ha riportato ferite all’arcata sopracciliare e alla bocca, con un totale di sette punti di sutura ed una settimana di prognosi.

Noi esprimiamo la nostra totale e fraterna solidarietà al ragazzo ferito e a tutti coloro che in questa città si vedono negato uno dei diritti fondamentali: quello della libera circolazione, senza il rischio di essere feriti, oggi, e domani chissà che cosa. Temiamo infatti, alla luce dei fatti e viste le modalità e l’entità delle ultime aggressioni, che la violenza nera a Viterbo possa ulteriormente aggravarsi.

Per il momento denunciamo il fatto in tutte le sedi possibili. Nei prossimi giorni organizzeremo un presidio, nel luogo della vile aggressione, cercando di coinvolgere tutte le realtà partitiche, associative e sindacali perché, a nostro parere, non si può liquidare la questione come una “ragazzata” che non ha nulla di politico, né ci si può limitare alla stesura di appelli, come s’è fatto in passato, del tipo “contro ogni forma di violenza politica, da qualunque parte provenga”, come se a Viterbo di forme e di parti da dove arriva la violenza ve ne fossero più di una.

Infine, ci pare che intrattenere cordiali carteggi pubblici, da parte di organi della stampa locale, con elementi d’estrema destra come Alessandro Mereu (leader del disciolto gruppo neonazista Vertice Primo –gruppo responsabile dell’ondata di violenza fascista di un paio d’anni fa – oggi in Fiamma Tricolore), e ad ospitare, dando grande risalto, interventi da parte di personaggi che si dichiarano apertamente fascisti, contribuisca a legittimare posizioni eversive e anticostituzionali. Le stesse che ispirano, fomentano e organizzano le aggressioni a cui assistiamo.

ANPI Comitato Provinciale di Viterbo
Circolo di Viterbo del Partito della Rifondazione Comunista

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