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pubblicato il 19.07.08
Salerno Largo Campo, aggrediti due giovani
·
Fonte il Mattino 09/07/2008

Largo Campo, aggrediti due giovani

di PETRONILLA CARILLO
Ad allertare la polizia, poco dopo mezzanotte e mezza di lunedì, sono stati i residenti svegliati da cori e dal frastuono. È scattato l’allarme. Poi è arrivata la denuncia in questura di due ragazzi che hanno dichiarato di essere stati aggrediti da quattro-cinque giovani che indossavano «maglie nere». Su quanto accaduto l’altra notte a Largo Campo indaga la Digos, diretta dal vicequestore Luigi Amato. La pista battuta dagli investigatori è quella dell’aggressione per motivi politici. L’ipotesi nasce da una circostanza. Lunedì scorso si era tenuta in città una manifestazione, organizzata da Azione Giovani, per commemorare l’assassinio, avvenuto nel ’72, del militante del Msi Carlo Falvella. I due ragazzi picchiati stanno bene: hanno riportato soltanto qualche ecchimosi e leggere escoriazioni. Non hanno neanche voluto attendere il referto dei sanitari del pronto soccorso. Gli investigatori stanno ora cercando di individuare i responsabili senza escludere alcuna ipotesi. Secondo le
testimonianze raccolte pare che ad aggredire i due giovani sarebbero stati un gruppo di esponenti dell’estrema destra. Dei cani sciolti, secondo la polizia, non legati ad alcun gruppo politico. Gli agenti della Digos stanno anche cercando conferme in merito ad un particolare: gli aggressori, secondo la denuncia delle vittime, avrebbero utilizzato spranghe e bastoni. Ma, su questo punto, gli uomini del vicequestore Amato intendono vederci chiaro. I due giovani aggrediti, vicini ad ambienti di sinistra ma non politicamente impegnati, erano seduti fuori ad un bar quando è arrivato il gruppo delle «maglie nere». In un primo momento avrebbero evitato di reagire alle loro provocazioni poi, improvvisamente e per motivi ancora da appurare, si è passati dalle parole alle mani. Il tutto è durato pochi minuti. A stuzzicare gli aggressori, secondo voci raccolte a Largo Campo, sarebbe stato il look «alternativo» delle due vittime. «Non credo che a Salerno ci sia questo clima di forte contrasto politico - commenta il senatore di An Enzo Fasano - piuttosto penso che si tratti soltanto di un episodio.
Comunque bisogna dialogare tra le forze politiche ed avere un pacifico confronto così da poter seguire insieme, destra e sinistra, un’unica linea per educare alla politica i nostri giovani». Di parere opposto, invece, Franz Cittadino leader di Asilo Politico. «Quanto accaduto è assurdo - commenta - non è la prima volta che accadono queste cose in città. Anche noi abbiamo subito minacce e aggressioni. L’antifascismo è una regola costituzionale che deve essere rispettata da tutti. Questi giovani di giorno fanno i bravi ragazzi nelle Chiese, di notte le azioni squadriste. A me hanno raccontato che avevano anche i pugni di ferro oltre che le spranghe. La polizia controlli bene».

LA TESTIMONIANZA

Luca Galasso: erano armati di spranghe
Luca Galasso, venti anni, studente al liceo linguistico, faceva
parte del gruppo di ragazzi che ha denunciato alla Digos di avere
subito l’aggressione da parte di un gruppo al momento genericamente indicato come facente parte dell’area politica di destra. Allora, cosa avete denunciato? «È stata una spedizione, un’aggressione in piena regola. Ad agire è stato un gruppo di una trentina di giovani armati di cazzottiera e spranghe. Mi risulta che hanno anche fatto un breve corteo dopo la manifestazione commemorativa di Carlo Falvella alla quale avevano partecipato. Siamo stati colpiti ma per fortuna non abbiamo riportato ferite gravi tant’è che, vista la precedenza di casi gravi, siamo andati via dal pronto soccorso dell’ospedale dove ci eravamo recati, senza il referto medico che comunque provevderemo a
farci fare». Per quale ragione vi avrebbero aggredito? «Sinceramente non lo so, potrebbe essere stato anche per i nostri capelli lunghi. È vero che lunedì scorso, con altri amici e i compagni di Asilo politico, avevamo pensato di organizzare al momento una manifestazione contro quella per Falvella ma la Digos non ce l’ha permesso… e non se n’è fatto niente. In gruppo abbiamo stazionato nei pressi del bar Nazionale, da dove i nostri aggressori sono passati. Possono averci visto? Non lo so…». Sei politicamente impegnato? «Opero come volonatrio alla Biblioteca provinciale e sono vicino alle idee di Autonomia e Asilo politico e dell’area politica antifascista. Domani (oggi, per chi legge) spiegheremo in un comunicato tutta la vicenda».


Da http://www.oltrenews.it/notizie_vioris.html
Salerno. Violenta rissa nel Centro Storico; quasi certa la matrice politica

Potrebbe avere una matrice politica la rissa avvenuta martedì notte in piazza Sedile del Campo; una decina di giovani con la testa rasata armati di mazze e tirapugni hanno aggredito altri giovani, che passavano la serata davani ai locali della piazza. Ne è nato un parapiglia, nel quale alcuni degli aggrediti hanno riportato delle leggere ferite, per le quali - dopo essre stati portati in ospedale per le cure del caso -non hanno necessitato di ricovero. E proprio martedì sera, si è tenuta la commemorazione a Salerno, in via Velia, del 36° anniversario della morte del militante dell'MSI Carlo Falvella. Tutto fa pensare ad una aggressione da parte di frange di estrema destra, con gli uomini della Digos che stanno indagando per risalire agli esaltati autori del pestaggio.

Da http://www.salernonotizie.it
Una violenta rissa è scoppiata nella notte tra lunedì e martedì in
Piazza Sedile del Campo nel centro di Salerno. Diversi giovani,
probabilmente appartenenti ad un gruppo politicizzato di estrema
destra, alcuni con la testa rasata, altri con passamontagna ed armati con tira-pugni d’acciaio e mazze, hanno “puntato” da lontano alcuni ragazzi e li hanno aggrediti. Ne è nato un parapiglia, sono volati pugni, spintoni, calci, schiaffi, fortunatamente gli aggressori non hanno utilizzato le spranghe che pure avevano con sé. Le vittime dell’aggressione si sono recate in ospedale per farsi curare, ma fortunatamente avevano riportato solo delle ecchimosi. Sul posto è intervenuta la Polizia, anche perché nel frattempo c’erano state delle telefonate al 113 da parte di residenti della zona, ma non c’era più traccia di questo gruppo di balordi. Sono in corso indagini per risalire alla loro identità e per comprendere il motivo di un gesto apparentemente senza senso. Alla base, secondo alcuni
presenti, potrebbero esserci proprio questioni politiche.

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