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pubblicato il 13.11.08
Razzismo/ Ultra-destra Boccacci, da Movimento politico a'Militia'
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Razzismo/ Ultra-destra Boccacci, da Movimento politico a'Militia'
Dalle candidature alle denunce contro Geronzi

Roma, 12 nov. (Apcom) - Ancora un fascicolo, una indagine, a carico di Maurizio Boccacci. L'ormai 52enne molte volte ex esponente di questa o quella formazione o partito della destra cresciuta o sviluppatosi negli ultimi anni all'ombra del Colosseo. La Digos della polizia di Stato lo ha denunciato per la violazione della legge di Mancino, in relazione alla serie striscioni a firma 'Militia' affissi nelle ultime settimane, in diverse strade della Capitale. Secondo quanto riferito dagli organi investigativi, Boccacci si sarebbe anche assunto le proprie responsabilità. Entro la fine della settimana, quasi certamente, il pm Diana De Martino lo interrogherà.

Anche se quasi certamente il caso si dovesse chiudere, a breve, con una richiesta di procedere nei confronti di Boccacci, non sembra questa la vicenda capace di riportare un po' di luce su quello che fino a metà degli anni '90 veniva considerato come uno degli ideologi più rappresentativi dell'area skin head con nostalgie per il fascismo ed il nazismo. In ogni caso per il leader e padre fondatore del disciolto Movimento Politico Occidentale è sicuramente una sorta di medaglia, di riconoscimento,l'esser stato denunciato per la violazione della legge Mancino. In forza di quel provvedimento, anni fa, la Procura di Roma smantellò e mise sotto processo decine e decine di appartanenti all'area con "capelli rasati e poche idee in testa", come scrisse in occasione dei primi blitz Indro Montanelli.

Sui siti internet di riferimento per chi ha il cuore che batte a destra, da ladestra.info a vivamafarka, non ha acceso il dibattito la nuova avventura del vecchio protagonista. Vuoi perché dopo un recente passato all'interno della Fiamma Tricolore, in direzione nazionale, Boccacci ha rotto con l'area movimentista e capace di convogliare entusiasmo negli ultimi anni, quella frutto delle cosiddette "occupazioni non conformi", Casa Pound e simili. Il distacco, la rottura anche personale, con i portavoce dello "spontaneismo" non è seguito un passaggio con la "destra in giacca e cravatta". La presenza, in Campidoglio, di Gianni Alemanno non ha facilitato, per Boccacci, l'ingresso nella politica che conta, dopo tanti guai.

Per questo forse - ritengono i bene informati - c'è stata la campagna degli striscioni. Con gli attacchi al sindaco di Roma, al presidente del senato Renato Schifani, al portavoce della comunità ebraica romana. La stessa formazione Area Identitaria Romana ha rotto i ponti con Boccacci. Lui, bancario, già sindacalista della Cisnal, da sempre residente in provincia di Roma, nella zona dei Castelli Romani, negli utlimi tempi, aveva ridato vita ad una cooperativa che si occupa di sociale. Nel '99 si era candidato a sindaco di Frascati. Dopo questo punto si registrano tante prese di posizione, qualche corsa elettorale e un po' di tranquillità. I suoi arrivi e poi gli addii nei partiti della destra a destra di Alleanza nazionale sono la storia minima di un mondo che fatica ad essere qualcosa di diverso da solo neofascista.

Boccacci arriva, fa conoscere i giovani ai vecchi e poi viene mandato via", racconta una persona che negli ultimi tempi gli è stata molto vicino, "prima di discuterci". E' stato lui tra i primi - in base a molti osservatori del mondo ultras - a portare la politica di destra all'interno delle curve, ad unire le tifoserie di Roma e Lazio, Inter e Milan, in nome della filosofia dello scontro con le forze dell'ordine, del "non mollare mai", a far nascere quell'oltranzismo in cui hanno attinto in molti, prendendo voti e consenso. Per Boccacci i precedenti di polizia sono molti, quelli penali molto meno. E' presente in quasi tutte le manifestazioni che tra il '93 ed il '97 fanno scendere in campo gli skin. Organizza i presidi di solidarietà per Erich Priebke, in occasione del processo, davanti al tribunale militare, e viene nominato in questa o quella inchiesta che riguarda cani sciolti del neofascismo che si macchiano di questo o quel reato.

Dal punto di vista delle vittorie, piccole e grandi, certamente a favore di Boccacci, si deve ricordare il processo, nel 2003, dell'allora numero uno della Banca di Roma-Capitalia, Cesare Geronzi, e altri 14, tra funzionari e dirigenti dell'istituto di credito. La vicenda venne poi archiviata, risolta, per intervenuta prescrizione. Ma quell'accusa per il banchiere era nata proprio a causa di un esposto di Boccacci. E al centro delle verifiche finirono presunte anomalie sulla classificazione di crediti per alcune migliaia di miliardi di lire indicati sotto la voce 'sofferenze' invece che in quelle dei 'crediti vivi' o 'partite incagliate' (in altre parole, con prospettive di rientro).

http://notizie.alice.it/notizie/cronaca/2008/11_novembre/12/razzismo_ultra-destra_boccacci_da_movimento_politico_a_militia,16821951.html




ROMA: MAURIZIO BOCCACCI DENUNCIATO DALLA DIGOS PER...(RPT)

(ASCA) - Roma, 12 nov - E' il cinquantaduenne Maurizio Boccacci, gia' leader del disciolto Movimentio Politico Occidentale l'uomo denunciato dalla Digos perche' identificato come l'autore degli striscioni a firma ''Militia''. Una informativa in tal senso e' stata consegnata questa mattina al Procuratore Capo di Roma Giovanni Ferrara ed al Sostituto procuratore Diana De Martino. La persona e' stata denunciata per violazione della cosiddetta Legge Mancino, che contiene misure in materia di discrimanazione razziale, etnica e religiosa, Boccacci, convocato dal dirigente della Digos Lamberto Giannini in Questura, ha reso al funzionario ''ampie dichiarazioni, assumendosi la paternita' e la responsabilita' delle azioni dell'esposizione di striscioni a firma del gruppo 'Militia', sigla che avrebbe ideato dopo essere fuoriuscito dal movimento sociale Fiamma Tricolore'' informa una nota della Questura. Boccacci ha, pero', disconosciuto solo la paternita' dello striscione con su scritto ''Minime in italia: Milano -1; Castevolturno -6'' ma a firma sempre ''Militia'' esposto sulla Tangenziale Est, pressi Verano il 24 settembre scorso. Lo stesso Boccacci, nella serata di ieri, dopo essere stato indagato in stato di liberta', ha lasciato gli Uffici della Digos romana.

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