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pubblicato il 4.08.09
I Nar, dall'omicidio di "Serpico" all'uccisione di Valerio Verbano
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I Nar, dall'omicidio di "Serpico" all'uccisione di Valerio Verbano

I Nar. «Nuclei armati rivoluzionari» è la sigla usata da un gruppo dell'estremismo di destra, soprattutto romano, per rivendicare una lunga serie di azioni e omicidi avvenuti tra il 1978 e l'inizio degli anni Ottanta, ma non si trattava di una vera e propria organizzazione. Lo ha spiegato bene Francesca Mambro in un processo:«Nar è una sigla dietro la quale non esiste un'organizzazione unica, con organi dirigenti, con capi, riunioni periodiche, programmi... Ogni gruppo fascista armato che si formi anche occasionalmente per una sola azione può usare la sigla Nar». Il nucleo storico del gruppo è formato da Giuseppe Valerio Giusva Fioravanti, suo fratello Cristiano, Francesca Mambro, Alessandro Alibrandi, Franco Anselmi e Giorgio Vale. In seguito ne faranno parte anche Luigi Ciavardini, Massimo Cavallini e molti altri. In quell'epoca era attiva anche un'altra organizzazione di estrema destra, Terza Posizione, con la
quale c'erano contatti, ma anche conflitti.

Le azioni. I Nar sono ritenuti direttamente responsabili di 23 omicidi, i più clamorosi dei quali sono quelli del sostituto procuratore della Repubblica Mario Amato, dell'appuntato di polizia Franco Evangelista detto Serpico, del poliziotto Maurizio
Arnesano, del capitano della Digos Francesco Straullu, del neofascista Francesco Mangiameli (ritenuto un 'infamè), dello studente di sinistra Valerio Verbano. Giusva Fioravanti, sua moglie Francesca Mambro e Massimo Ciavardini sono stati condannati per la strage di Bologna.

Il processo. Il 2 maggio 1985 si conclude a Roma il processone contro 57 persone accusate di militanza nei Nar. La sentenza condanna quasi tutti gli imputati a pene tra i 22 anni e otto mesi (quella inflitta a Fioravanti) a un anno e sei mesi. I singoli militanti hanno avuto diverse condanne, molte delle quali all'ergastolo, nei processi per i singoli omicidi attribuiti al gruppo eversivo.

Legami con la criminalità organizzata. Soprattutto tramite un personaggio come Massimo Carminati, i Nar hanno avuto contatti con la criminalità organizzata e con la banda della Magliana. Insieme avevano la disponibilità di un deposito di armi scoperto il 27 novembre 1981 negli scantinati di un locale del ministero della Sanità.

Giusva Fioravanti. Da bambino aveva recitato nella serie tv La famiglia Benvenuti. È tornato libero dopo cinque anni di libertà condizionata. Era stato condannato a diversi ergastoli. In carcere aveva sposato Francesca Mambro.

Francesca Mambro. Compagna e poi moglie di Giusva Fioravanti, è in libertà condizionata e vedrà estinta la sua pena (sei ergastoli, più moltissimi anni di carcere) nel settembre 2013. Nel 2001 ha avuto una figlia e nel 2005 si è laureata.

Cristiano Fioravanti Fratello di Giusva, è arrestato nel 1981 e comincia a collaborare. Dopo un anno esce dal carcere.

Luigi Ciavardini. Condannato a 30 anni per la strage di Bologna (all'epoca aveva 17 anni) è in semilibertà dal marzo di quest'anno.

Gilberto Cavallini. Condannato a diversi ergastoli e poi in semilibertà, era stato arrestato di nuovo nel 2002 perchè accusato di una rapina.

Stefano Soderini. Tornato in libertà dopo aver scontato diverse condanne, nel 2007 è stato denunciato per sottrazione di minore, per essere sparito (probabilmente in Sudamerica) con il figlio di otto anni avuto dall'ex moglie ungherese.

Alessandro Alibrandi. Figlio del giudice Antonio Alibrandi, è morto a Roma il 5 dicembre 1981 in una sparatoria con una pattuglia della polizia che lo aveva fermato per un controllo.

Giorgio Vale. È ucciso il 5 maggio 1982 in una sparatoria con agenti della Digos che irrompono nel suo appartamento a Roma.

Franco Anselmi. Ucciso a Roma il 6 marzo 1978 dal proprietario di un'armeria che reagisce ad un tentativo di rapina.

http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=20586&sez=HOME_INITALIA&npl=&desc_sez=

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