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pubblicato il 14.04.10
Roma Tre, scontri tra universitari di destra e sinistra: 8 feriti
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Roma Tre, scontri tra universitari
di destra e sinistra: 8 feriti
Casapound: aggrediti dai centri sociali. «Non è vero, siete stati voi». Sequestrati bastoni e mezze: 17 denunciati

ROMA - Maxi rissa nella notte tra martedì e mercoledì tra studenti universitari di destra e di sinistra. Otto persone sono rimaste ferite e 17 denunciate per rissa aggravata. Gli scontri si sono verificati fuori della facoltà di Lettere dell'Università Roma Tre all'Eur. I ragazzi denunciati hanno tra i 22 e i 35 anni: nove fanno capo all'organizzazione di destra Blocco studentesco e otto sono esponenti dei centri sociali. La rissa è scaturita mentre si affiggevano manifesti elettorali in vista delle prossime elezioni studentesche del 2010.

LE INDAGINI DELLA DIGOS - Sono in corso indagini della Digos per chiarire l'esatta dinamica della vicenda e per individuare altri protagonisti della rissa. Le versioni fornite alla polizia dagli appartenenti alle due aree, infatti, divergono in molti punti. Secondo Blocco Studentesco, una decina di militanti della loro organizzazione «sono rimasti feriti, dopo essere stati aggrediti da un centinaio di esponenti dei centri sociali, armati di caschi, sassi, bastoni e catene, mentre affiggevano alcuni manifesti in vista delle prossime elezioni del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari». Per Blocco Studentesco, «nove militanti sono finiti in ospedale, sei di loro con ferite gravi e prognosi di decine di giorni. Tra questi anche il presidente nazionale del Blocco Studentesco e candidato al Cnsu, Francesco Polacchi, attualmente ricoverato al Cto di Roma per una frattura scomposta dell' avambraccio e due ferite in testa che hanno richiesto dieci punti di sutura». «Una vera e propria imboscata» hanno detto dal movimento studentesco di CasaPound Italia.

IL RACCONTO DEL BLOCCO - «Si è trattato di un vero e proprio agguato - spiega Polacchi, leader di Blocco - Eravamo una quindicina di persone e stavamo facendo affissione, come è prassi nei periodi preelettorali, quando abbiamo visto sbucare dal nulla un centinaio di persone armate di caschi, sassi, bastoni, catene, che ci sono venute addosso, forti del fatto di essere oltre quattro volte superiori a noi nel numero». Anche alcuni cittadini che abitano proprio sulla via dove sono avvenuti gli incidenti hanno testimoniato i fatti. «Dalla dinamica dell'aggressione, avvenuta peraltro a poche centinaia di metri dal centro sociale Acrobax, sembra evidente come l'attacco fosse premeditato - aggiunge Davide Di Stefano, responsabile nazionale del Blocco Studentesco -. Un'azione violenta e intimidatoria pianificata a tavolino per impedirci di fare politica nelle università».

I CENTRI SOCIALI - Opposta invece la versione dei centri sociali: «Stavamo attaccando i nostri manifesti della rete sociale dell'XI municipio quando ci siamo trovati davanti quelli di Blocco studentesco, con il loro solito apparato tipo militare come durante gli scontri di piazza Navona. Ci siamo fronteggiati, li abbiamo invitati ad andarsene dal quartiere perché qui i fascisti non sono bene accetti. A quel punto ci hanno aggrediti, noi eravamo di più e siamo riusciti a respingerli. Poi è arrivata la polizia ed è finito tutto». Ad affermarlo sono i giovani del centro sociale Acrobax, coinvolti nello scontro avvenuto questa notte.

UN APPELLO: STOP ALLA VIOLENZA - «So che ci sono stati scontri all'Università, per cui faccio un appello a tutti i romani: ho visto dei manifesti per ricordare con un corteo dopodomani Stefano e Virgilio nel 37/mo anniversario della loro morte. Io ringrazio questi ragazzi ma chiedo loro di rispettare la volontà della famiglia». Lo ha detto il presidente dell'associazione Fratelli Mattei, Giampaolo Mattei, nel corso della presentazione della web tv dedicata ai familiari delle vittime del terrorismo a Palazzo Valentini. Giampaolo Mattei è uno dei sei fratelli Mattei, due dei quali, Virgilio e Stefano, sono morti nel «rogo di Primavalle», l'incendio scoppiato nella loro casa provocato da militanti di Potere operaio il 16 aprile 1973. Virgilio e Stefano Mattei erano figli dell'allora segretario Msi della zona.

IL RETTORE - «Clima insostenibile che sta crescendo intorno alla prossima tornata elettorale di maggio e che più volte ho denunciato con preoccupazione» ha detto il rettore dell'Università degli Studi Roma Tre, Guido Fabiani. «Sono preoccupato e addolorato per gli studenti rimasti feriti e ricoverati in ospedale» ha anche detto e dopo aver fatto appello alle «Autorità cittadine e agli altri Atenei, perché si collabori insieme» ha sottolineato che «la democrazia è esercizio di confronto delle idee, rifiuto della violenza, aderenza stretta ai principi della Costituzione». E in attesa delle prossime elezioni universitarie «voglio loro ricordare che sono determinato a far partecipare alle prossime elezioni solo liste i cui promotori sottoscrivano esplicitamente l'impegno a rispettare questi principi nel corso di svolgimento della campagna elettorale».

LE REAZIONI POLITICHE - «Battiamoci affinchè il confronto, anche il più duro, sia sempre tra idee e non dia mai cittadinanza alla follia della violenza». Lo ha detto il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti alla presentazione della web tv dedicata ai famigliari delle vittime del terrorismo. L??assessore alla Cultura del Campidoglio, Umberto Croppi, esprime, a nome dell'amministrazione capitolina, «la condanna più ferma per ogni azione di violenza e la preoccupazione per un episodio che, per il numero delle persone coinvolte e l'entità delle ferite riportate dagli studenti ricoverati, si configura come un grave campanello di allarme».

Redazione online
14 aprile 2010

http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/10_aprile_14/scontri-universitari-roma-tre-1602832207603.shtml




Comunicato della Rete sociale XI Municipio di Roma sui fatti di questa notte.
Ci siamo autodifesi contro i fascisti di Casa Pound.
Casa Pound tenta l'ennesima aggressione ai danni degli attivisti romani.
14 / 4 / 2010

La Rete Sociale dell??XI Municipio sulla verità dei fatti di stanotte a Valco San Paolo e le menzogne degli squadristi di Casa Pound e della loro succursale Blocco Studentesco.

Oggi ore 14 conferenza stampa nella sala consiliare XI Municipio in via B. Croce 50.

La notte tra il 13 e il 14 aprile la rete sociale dell??XI municipio, rete
plurale di associazioni, centri sociali, movimenti per il diritto
all??abitare e collettivi studenteschi del territorio, mentre attacchinava i manifesti per la campagna referendaria per l??acqua pubblica e i manifesti dei collettivi studenteschi impegnati nella campagna elettorale universitaria, ha incontrato in zona Valco San Paolo un gruppo di militanti di estrema destra appartenente al Blocco Studentesco alias Casapound che si aggiravano armati di mazze chiodate, catene e bastoni fra i quali indubbiamente vanno annoverati quelli poi sequestrati, abbandonati per
strada, dalle forze dell??ordine. Dopo aver più volte chiesto ai neofascisti di allontanarsi da un quartiere che in più occasioni ha dimostrato la sua natura antifascista e che troppo spesso è stato teatro, specie dentro e intorno all??ateneo di Roma 3, di aggressioni degli squadristi, siamo stati attaccati da una formazione paramilitare che ha rivelato gli stessi
protagonisti e le stesse modalità del noto episodio dell??attacco all??Onda in Piazza Navona nel 2008.

La vittoria della destra alle ultime elezioni regionali ha rafforzato la convinzione di questi gruppi, che hanno le loro rappresentanze
istituzionali all??interno del Pdl capitolino, di godere d??una totale
impunità in forza dell??ampia copertura politica nelle istituzioni, come apparso già durante la campagna elettorale con i sanguinosi raid nell??ateneo di Tor Vergata da parte di Blocco Studentesco e di noti esponenti della sua casa-madre ossia Casapound, così come con la più folkloristica parata allestita nel quartiere Esquilino alla vigilia della ??festa del Pdl? per la vittoria di Renata Polverini che ha sollevato proteste dei residenti. Non è dunque un caso che sia la stessa Casapound Italia, che si prepara a schierare le sue forze e a coinvolgere il Pdl
nella marcia nazionale lanciata per il 7 maggio a Roma sotto le mentite spoglie di Blocco studentesco, a intervenire adesso sulla vicenda chiamando in causa sindaco della Capitale, neopresidente della Regione Lazio e addirittura il ministro degli Interni, oltre a cercare di imporre una pressione sulle autorità accademiche dell??Università Roma 3.

Respingiamo la montatura vittimista costruita da Casa Pound su un episodio che ha semplicemente fatto prendere corpo al clima di odio e d??intimidazione fatto crescere attraverso Blocco Studentesco nella sua scalata alle elezioni universitarie, ribadiamo la necessità di sospendere da queste la lista del Blocco Studentesco e denunciamo l??unilateralità dei fermi effettuati stanotte dalle forze dell??ordine intervenute. Chiamiamo
alla solidarietà, alla vigilanza e alla mobilitazione tutta la Roma
democratica, antifascista, antirazzista e antisessista, a partire dalla conferenza stampa che svolgeremo alle 14 di oggi stesso sui fatti della scorsa notte nella sala consiliare dell??XI Municipio e dall??iniziativa già da tempo stabilita per lunedì 19 aprile alle 15 nella facoltà di Lettere di Roma 3 dall??Assemblea permanente dell??ateneo e dalla rete Ram, in preparazione del prossimo 25 aprile.

Roma, 14 aprile 2010

Rete Sociale XI Municipio

S'INVITANO TUTTE E TUTTI A PARTECIPARE ALLA CONFERENZA STAMPA DI OGGI E DI
FAR GIRARE IL PIU' POSSIBILE QUESTO COMUNICATO

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