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pubblicato il 6.10.11
Napoli:Fermare i fascisti, ogni giorno, ovunque.
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Negli ultimi giorni Casapound esce dalle fogne e siamo alle solite: brevi apparizioni per strada e fuori le facoltà, aggressioni e minacce subite da studenti e lavoratori da Chiaiano al Vomero. Dal 2008 Casapound è stata cacciata sistematicamente da ogni scuola e facoltà partenopea. Nel 2009 una larghissima mobilitazione cittadina ha fatto sì che Casapound non potesse avere un posto occupato nè nel quartiere di Materdei nè altrove in città.

A Napoli Casapound organizza feste super segrete, fa attacchinaggi lampo notturni (utilizzando il retro di manifesti del PDL), candida i propri militanti con il PDL (con scarsi risultati): non avendo alcuna agibilità politica rimangono chiusi nella loro stretta cerchia di militanti.

In questi anni sono state numerose però le aggressioni e le minacce da parte di questi fascisti ma mai in città è stato fatto un passo indietro, nemmeno quando sono arrivate le coltellate, le denunce, le manganellate. Ecco perché ancora una volta, mercoledi 5 ottobre 2011, un centinaio di studenti sono scesi in piazza per impedire che fascisti armati di mazze e coltelli potessero girare indisturbati per facoltà di Napoli.

Martedi 4 ottobre Casapound denuncia un??aggressione subita fuori la Facoltà di Giurisprudenza, la verità è che gli studenti si sono limitati a ribadire un concetto semplice: i fascisti stanno bene nelle fogne, non in mezzo agli studenti e a tutti gli altri cittadini della nostra città.
L??aggressione è denunciata da Emmanuela Florino, figlia di Michele Florino, vecchio mazziere fascista, ex senatore del MSI-Fiamma Tricolore, accusato dal pentito Misso come mandante di un triplice omicidio di stampo mafioso e segretario delle sezione missina ??Berta? di via Foria nel ??75, anno in cui alcuni fascisti di quella sezione con il lancio di bottiglie molotov causarono la morte di Iolanda Palladino.

La denuncia dell??aggressione della Florino è però il pretesto per presentarsi fuori la facoltà il giorno seguente (mercoledi 5 ottobre) difesi e protetti da decine di poliziotti e digos che hanno consentito ai fascisti di volantinare per circa un??ora.

Fonte: napoli.Indymedia




Basta aggressioni ?? Comunicato rete antifascista 4 ottobre 2011

Eccoli, puntualità e vigliaccheria non gli fanno difetto!

Mentre i movimenti sociali lavorano a preparare le mobilitazioni dei precari, dei lavoratori e degli studenti per il 15 ottobre, anche a Napoli, nella nostra città, i gruppuscoli neofascisti tornano a colpire con le modalità consuete, quelle dell??agguato improvviso, dell??aggressione tanti contro uno. E?? lo stesso giro di personaggi legati a Casapound che nemmeno pochi mesi fà, in piena campagna elettorale, prima annunciarono sui muri e poi eseguirono gli accoltellamenti ai danni degli studenti universitari fuori la facoltà di Lettere! Fra gli aggressori con le lame incredibilmente anche un candidato di Casapound al consiglio municipale nelle liste del PDL (personaggio che poi ha raccolto pochissimi voti).

Stavolta una sequenza di fatti che non si possono decisamente sottovalutare!

Alcuni giorni fà la prima aggressione contro un attivista antirazzista, con modalità di vero e proprio agguato, in quattro sui motorini armati di una mazza con cui lo hanno più volte colpito nel quartiere di Chiaiano! Poi al Vomero, rincorsi e malmenati alcuni studenti medi che erano passati durante un banchetto di Casa Pound. Infine ancora minacce in quattro contro uno nella metro, con la presenza di inquietanti personaggi che riportano addirittura agli anni ??80? E questi sono solo gli episodi di cui siamo venutio a conoscenza!

A chi sono funzionali queste figure che propagano odio sociale verso gli immigrati, verso i più deboli o verso chi agisce nei movimenti sociali? Quali sono le responsabilità di figure istituzionali che anche in Campania flirtano con organizzazioni alla quale lo stragista Anders Breivik ha ben pensato di inviare il suo ??documento? di rivendicazione contro il multiculturalismo e altre farneticazioni associate?! Politici presenti pure nelle istituzioni locali che allevano e sostengono economicamente questi neonazisti (ricordiamo che sempre il candidato alla municipalità per il Pdl inneggiava al compleanno di Hitler sul suo account di facebook, ma ancor più che a Roma Casapound ha aperto una delle sue sedi alla prima sezione italiana di Blood & Honour, il famigerato gruppo neonazista, violento e razzista cresciuto in Inghilterra!).

Non è certo un fenomeno da sottovalutare anche a Napoli, città culturalmente distante dal razzismo, ma dove pure la crisi economica può essere strumentalizzata per promuovere l??odio xenofobo, come dimostra l?inquietante aggressione a un lavoratore maghrebino appena pochi giorni fà a porta Capuana.

Le realtà della rete antirazzista e antifascista continueranno la propria attività per denunciare pubblicamente la presenza, il ruolo e le complicità di questi gruppi neonazisti, al fine di contrastarne il radicamento e il tentativo di diffusione. Ma evidentemente questo è un problema che riguarda tutti i cittadini, le associazioni e le organizzazioni che hanno a cuore la qualità della democrazia e l??eguaglianza sociale.

All??indomani dell??anniversario delle Quattro Giornate con cui il nostro popolo si liberò dalla tirannia nazifascista questa responsabilità è la differenza fra chi ne fa solo un??occasione retorica e chi ne difende davvero l??eredità morale, sociale e politica!

Rete napoletana contro il razzismo, il neofascismo e il sessismo



Comunicato rete antifascista sui fatti del 5/10/2011

Questa volta almeno non lasciano spazio a dubbi! Casapound si presenta sotto la facoltà di giurisprudenza (angolo via Marina) con i caschi in testa e con uno striscione che fa giustizia delle tante ipocrisie che loro stessi spargono quando gli conviene: ??Contro l??ignoranza Antifascista? è il lungo e grottesco striscione che rivendica per l??ennesima volta la loro identità neofascista di nostalgici del duce e della tirannia. Un segnale che segue di poche settimane l??apertura a Roma, in una loro sede, della prima sezione italiana del famigerato ??Blood & Honour? la formazione neonazista, estremamente violenta e razzista originaria dell??Inghilterra. E che forse rappresenta un ulteriore salto ??dell??esperimento Casapound? nell??ambito delle formazioni di estrema destra, come conferma forse per l??ennesima volta la presenza al loro fianco di alcuni cinquantenni che richiamano ad altre stagioni drammatiche della destra eversiva e stragista in italia.

In un mondo normale sarebbe quanto meno paradossale e inaccettabile che proprio davanti la facoltà di giurisprudenza si contesti l??antifascismo che è parte fondativa della carta Costituzionale di questo paese (che vieta la ricostituzione del partito fascista nella dodicesima disposizione transitoria e finale) e che è stato pagato col sangue di centinaia di migliaia di italiani. Siamo molto curiosi di sapere cosa pensano di tutto questo il Preside della facoltà di giurisprudenza e il Rettore dell??Università Federico II !!

Erano una quindicina stamani, con caschi e mazze, eppure accompagnati e tutelati da almeno due reparti celere (malgrado appunto l??apologia del fascismo e la rivendicazione della tirannia non sarebbero tra le manifestazioni consentite dalla Costituzione della Repubblica). Tra loro anche gli accoltellatori dell??agguato di maggio ai danni degli studenti di Lettere, che è li affianco. Ovvio che la tensione sia immediatamente salita. E?? partito un tam tam tra gli studenti che erano all??Università e in una ventina di minuti si è formato un presidio di oltre un centinaio di persone che ha contestato questo sconcio finchè i neofascisti non sono stati costretti ad andar via. Il presidio si è poi trasformato in un breve corteo per la zona universitaria per denunciare l??accaduto.

Ci pare molto preoccupante del resto che neonazisti e neofascisti riaprano la stagione delle provocazioni quando movimenti, studenti, lavoratori e precari si stanno organizzando per rilanciare, a partire dal 15 ottobre, la protesta sociale per la macelleria della finanziaria contro i diritti del lavoro, la scuola, la sanità, i trasporti pubblici.

Rete napoletana contro il neofascismo, il razzismo, il sessismo

r_campania
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