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pubblicato il 4.01.12
I fascisti nel mirino. Di chi?
·
Mercoledì 04 Gennaio 2012 09:20
I fascisti nel mirino. Di chi?
di Redazione Contropiano

Il ferimento due giorni fa di Francesco Bianco, quello di Andrea Antonini e l'uccisione di Roberto Ceccarelli ad aprile. Storie di business e di ??cuori neri?. A Roma imperversa la guerra di mala, la magistratura esclude la pista politica. Ma i fatti rivelano connessioni che meritano di essere prese in esame dagli inquirenti.

Secondo gli inquirenti nel ferimento del fascista Francesco Bianco ??La politica non c??entra?. Le indagini sull??aggressione contro l??uomo ferito lunedì sera a Tivoli Terme con due colpi i pistola alle gambe, sembrano aver preso un indirizzo lontano dalle ipotesi delle prime ore. Bianco è un ex Nar, attualmente ritenuto vicino a Forza Nuova e assunto all'Atac dell'epoca Alemanno nell'infornata che ha visto entrare nell'azienda municipalizzati parecchi esponenti legati alla destra capitolina facendo esplodere il caso ??Parentopoli?. Ma il passato, secondo i carabinieri, incaricati dell??inchiesta, non ??ha alcun ruolo? nell??aggressione dell??altro ieri che sarebbe invece ??legata a una lite personale con personaggi della zona?. Era praticamente indifeso dicono i carabinieri ??Se qualcuno avesse voluto ucciderlo, non avrebbe avuto difficoltà. Ecco perché pensiamo a un avvertimento?. Gli aggressori, entrambi con il casco integrale in testa, sono scappati con uno scooter T-Max.

E' una dinamica che ricorda molto da vicino un altro ferimento di un esponente neofascista avvenuto sempre nella capitale alcuni mesi addietro. E' il caso di Andrea Antonini, 40 anni, consigliere del ventesimo municipio appartenente al gruppo misto ex Destra sociale, nonché coordinatore regionale di CasaPound, era infatti stato ferito da ignoti il 14 aprile di quest'anno. Antonini aveva da poco lasciato la sede del municipio e si era poi allontanato in sella al motorino. Sulla via Flaminia, all'altezza del Centro Euclide, due uomini in moto, con il volto coperto dal casco integrale, si sono accostati a lui: quello sul sellino posteriore lo ha colpito sulla coscia sinistra, con una pistola sparachiodi. Gli aggressori si sono poi dileguati immediatamente.

La militanza tra i neofascisti di Antonini era iniziata nel Fronte della Gioventù, ricoprendo incarichi dirigenziali nella stessa organizzazione. Nel 2002 era stato chiamato dall'allora presidente della Regione Lazio, Francesco Storace, a far parte della sua segreteria politica, incarico che ricoprirà fino al 2005. Nello stesso anno era entrato in CasaPound e in seguito ne assumerà il ruolo di vice-presidente. Sempre nel 2008 viene eletto consigliere con delega allo sport nel municipio Roma XX, dei quartieri tradizionalmente di destra, come Cassia, Flaminia e Collina Fleming. Collaboratore del mensile Occidentale e del periodico Fare Quadrato, è un impiegato dell'Astral e dirigente sindacale Ugl.

Sempre ad aprile ?? il giorno 8 - viene invece ucciso a Roma un ??broker?, Roberto Ceccarelli, anche lui con frequentazioni a cavallo tra gli ambienti della estrema destra e la criminalità. La pista investigativa su questo omicidio, vede accusati due personaggi piuttosto border line come Attilio Pascarelli e suo nipote Daniele Pezzotti, ma viene ritenuta poco credibile dagli inquirenti. Una parte dell'inchiesta conduce invece all'Egp di Gianfranco Lande, il famoso Madoff dei Parioli ormai noto per aver truffato i vip del ricco quartiere della capitale. Il cognome Ceccarelli ricorre infatti in almeno quattro conti coperti della seconda lista dei 500 clienti di Lande cui erano affidate le operazioni più scottanti. Ceccarelli è una figura molto complessa vicina anche ad ambienti di estrema destra. Nel 2003 fu infatti coinvolto nell'inchiesta ??Capricorno Connection? che ha mandato in carcere una cinquantina di persone specializzate in rapine in varie città d'Italia. Di questo gruppo facevano parte ultrà laziali e romanisti ed esponenti del gruppo neofascista Movimento politico occidentale.

Ma anche Gianfranco Lande è un broker con un passato in Ordine Nuovo e aveva al suo servizio un altro fascista piuttosto noto alle cronache come Pier Francesco Vito, un ex dei Nar. Vito avrebbe investito tra il 2007 e il 2008 nella società European Investment Management, gestita dal socio di Lande, Roberto Torreggiani. Il denaro sarebbe stato versato in contanti e in due tranche: 50 mila euro il 30 gennaio 2007 e 61 mila il 4 febbraio 2008. Secondo l' accusa, l' ex terrorista nero avrebbe aperto una posizione in Eim, società di Torreggiani, intestandola alla madre, Dina Silvagni, come prestanome. Sempre secondo l' accusa quel denaro proveniva dall' attività di spaccio di stupefacenti per la quale Vito fu arrestato a novembre 2010.

Nella capitale dove da gennaio è in corso una vera e propria guerra ??di mala? con 33 morti ammazzati e numerosi agguati, si affacciano dunque anche casi che riguardano neofascisti ancora politicamente attivi. Eppure i carabinieri e la magistratura continuano a escludere sistematicamente la pista ??politica?. Delle due l'una: o i fascisti sono parte della guerra in corso nella criminalità romana oppure la pista politica ?? come avvenuto sistematicamente in molti casi ?? viene esclusa senza fornire ancora spiegazioni convincenti.

http://www.contropiano.org/it/news-politica/item/5870-i-fascisti-nel-mirino-di-chi

documentazione
r_lazio


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