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pubblicato il 13.07.13
Garbatella, rogo al liceo Socrate: aule distrutte trovati dei cerini. Il preside: "Atto di terrorismo"
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Alle 5.50 è divampato l'incendio nell'istituto. Il custode ha dato l'allarme. Gli agenti hanno trovato una scatola di cerini e impronte. Sopralluogo del sindaco Marino: "Azione criminale, schiaffo in faccia alla città". In passato nell'istituto comparse scritte omofobe, con una ferma risposta degli studenti e dei professori. Zingaretti: "Ennesimo gesto intimidatorio". Lunedì riunione tra Comune, Provincia e Regione e Miur
di VALERIA FORGNONE



Alle 5.50 il custode ha visto uscire le fiamme da un'aula e subito è scattato l'allarme anti-incendio. Attimi di paura alla Garbatella, questa mattina: un incendio divampato all'alba ha distrutto parte del primo piano del liceo classico Socrate. Aule, lavagne interattive, libri e computer: tutto bruciato. Alle 11 il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ha raggiunto l'istituto in via Padre Reginaldo Giuliani 15 per un sopralluogo. Duro il suo commento: "Questa è un'azione criminale. Siamo devastati: è uno schiaffo in faccia violento non alla scuola ma a tutta la città. Non siamo in condizione di quantificare i danni, ma se non ci sono quelli strutturali siamo nell'ordine di centinaia di migliaia di euro. Quello che ferisce di più, però, è vedere i libri bruciati, le lavagne elettroniche sciolte. Lunedì ci sarà una riunione al liceo tra Comune, Provincia e Regione per fare il punto. Ho parlato con il ministro dell'Istruzione Carrozza e mi ha assicurato che all'incontro invierà un rappresentante del suo gabinetto perché vuole essere presente e dare il suo contributo affinché non ci sia nessuna interruzione dello svolgimento delle attività formative dei ragazzi. La presenza del ministero - ha aggiunto Marino - è garanzia che non mancheranno i fondi".

A scatenare il rogo è stato un atto vandalico, secondo le prime indagini degli agenti del commissariato Colombo, che hanno trovato una scatola di fiammiferi e rilevato delle impronte, analizzate dalla polizia scientifica. Qualcuno intorno alle 5.30 si sarebbe introdotto proprio dalla scala anti-incendio sul retro. Avrebbe sfondato a calci una porta basculante per poi introdursi nel primo piano della scuola, dove ha gettato della benzina e appiccato il fuoco, probabilmente con dei fiammiferi. Le fiamme sono subito divampate nell'ala destra della scuola, danneggiando alcune aule del primo piano e il corridoio, arrivando anche al secondo livello e sui controsoffitti del piano terra: solo grazie alla perdita d'acqua della macchinetta distributrice di caffè e snack (causata sempre dal rogo e che ha fatto sì che si creasse una linea di freddo che ha bloccato il fuoco), si è evitato che l'incendio divampasse anche nell'altra metà dell'istituto, causando danni ancora più gravi.

Le aule del secondo piano sono state dichiarate inagibili. Sono andati distrutti alcuni computer e il preside della scuola ha sporto una denuncia contro ignoti. Non è la prima volta che avvengono episodi simili nell'istituto: in passato al liceo Socrate sono comparse scritte omofobe che avevano suscitato l'immediata reazion e di studenti e professori, e si erano già verificati altri atti vandalici. Gli agenti stanno anche indagando per capire se possa trattarsi della mano già responsabile degli episodi passati. Gli investigatori della Digos stanno analizzando le immagini delle telecamere che si trovano in strada per poter individuare i responsabili del rogo. Le telecamere di sicurezza all'interno dell'istituto, invece, non funzionano da tempo.

LICEO SOCRATE, LE AULE DISTRUTTE DALLE FIAMME

Marino ha ribadito che si tratta di "un atto criminale organizzato da qualcuno con una mente criminale, perché entrare di notte, distribuire la benzina nei locali, dare fuoco e scappare, non può essere definito solo un atto vandalico. Un atto ancora più orrendo perché è un crimine contro la società civile, contro la scuola pubblica, la cultura, la formazione dei nostri ragazzi". Per questo, ha concluso Marino, "la reazione della Regione, della Provincia e del Comune sarà prontissima, accanto al lavoro investigativo delle forze dell'ordine. Ero preoccupato per gli atti omofobi, per le vicende che hanno caratterizzato la storia più recente di questa scuola ma, parliamoci chiaro, questa è criminalità - ha continuato il sindaco - Sono certo che tutta la città reagirà perché è un atto gravissimo in qualunque luogo, è simbolicamente più grave nella capitale del nostro Paese". Per il vicesindaco, Luigi Nieri, si è trattato di "un attacco a tutti coloro che credono nell'importanza della cultura e dell'educazione".

Provata e con voce tremante un'insegnante si è avvicinata al primo cittadino: "E' da tempo che chiediamo maggiore sicurezza, luce all'esterno, riparazione delle finestre, telecamere (ricordando gli atti di vandalismo e di omofobia degli ultimi mesi). Spero che adesso si faccia davvero qualcosa perché questo atto colpisce tutti". Il sindaco ha annunciato: "Adesso con l'aiuto della Regione già da lunedì offriremo degli spazi per continuare l'attività". Poi è andato a vedere le aule distrutte assieme al preside. ''E' tutto distrutto, l'incendio ha sciolto le parti in plastica - ha raccontato Marino -, le lavagne sono distrutte, i libri bruciati''. Marino si è intrattenuto anche con il portavoce del Gay Center Fabrizio Marrazzo, che non esclude un collegamento con le scritte omofobe di febbraio e maggio scorsi e ha espresso solidarietà agli studenti, al preside e corpo docente: "Con il liceo Socrate siamo impegnati da tempo su progetti anti-omofobia - ha osservato - Nell'accertare i fatti da parte delle forze dell'ordine, andranno prese in considerazione tutte le piste. E' successo più volte che la scuola sia stata oggetto di scritte omofobe".

"La scuola ha ricevuto un atto di terrorismo contro un'istituzione radicata, un gravissimo attacco incendiario che ha causato l'inagibilità di un terzo della scuola ma già da lunedì si partirà con gli interventi perché l'obiettivo che questi delinquenti non verrà raggiunto: la scuola non si fermerà". E' arrabbiato ma non ha perso la determinazione Vincenzo Rudi, il dirigente scolastico del liceo. "Sono stato avvertito dal vicepreside - ha detto - Quello che è successo è inimmaginabile e inaudito. Stando a quanto è stato verificato, l'origine è chiaramente dolosa. Può essere l'azione di uno sconsiderato, ma una cosa così non si improvvisa". Il ministro dell'Istruzione Maria Chiara Carrozza ha chiamato il dirigente e il sindaco: "Si tratta di un atto vergognoso che colpisce un istituto che si è distinto per iniziative a favore della legalità e della convivenza civile. Faremo quanto possibile per garantire la continuità didattica della scuola e la serenità degli studenti, degli insegnanti e di tutto il personale. Spero che presto si faccia piena luce sull'accaduto. La scuola è e deve rimanere un luogo sicuro, di crescita culturale e sociale".

Gli esami di maturità sono terminati "per fortuna e grazie a Dio il materiale è salvo, negli armadi blindati - ha continuato il preside Rudi - Personalmente è la prima volta che vedo una cosa del genere. In questa scuola un caso simile ci fu molto tempo fa, ma fu meno grave". Sulla possibilità che sia stato uno studente bocciato il preside appare scettico: "Abbiamo una media di studenti bocciati molto bassa, decisamente inferiore rispetto a quella di altri istituti: su 700 alunni sono state respinte solo 27 persone. Alla maturità poi non è stato respinto nessuno, alcuni studenti si sono diplomati con 100 e lode, altri con 100".

Studenti e genitori, preoccupati, hanno raggiunto il liceo. "E' un attacco a tutti noi, al Socrate", ha detto una ragazza. "Dobbiamo assolutamente fare qualcosa, ma tutti insieme'', ha commentato un compagno di classe, seduto davanti alla cancellata della scuola. ''Ma a chi può venire in mente di bruciare una scuola, nel 2013, quando non ci sono soldi per costruire case e la gente le occupa? - dice un altro alunno del Socrate - Mi fa una rabbia...''. ''Non c'è al momento un'ipotesi certa e non possiamo escluderne nessuna - ha ragionato Laura Notaro, che ha fatto la maturità quest'anno ed era nel Consiglio d'istituto - Certo è stato colpito il Socrate come simbolo, per i progetti contro l'omofobia e per l'inclusione, per la diversità che facciamo''. "Ma neanche un atto simile - continuano i ragazzi in una nota - ci farà piegare la testa. Vogliamo tornare nelle nostra classi a settembre - rivendicano gli studenti - perciò ci aspettiamo che i lavori partano immediatamente. La ricostruzione, non la retorica, è la risposta che vogliamo dalle istituzioni. Le fiamme non ci hanno fatto paura e vogliamo dimostrarlo anche rientrando come ogni anno nella nostra scuola a fine estate".
E anche sui social network corre l'indignazione di studenti ed autorità, vicini al liceo e al suo impegno nel sociale.

Le reazioni. "L'incendio doloso del primo piano del liceo Socrate di poche ore fa è un atto vergognoso che deve essere condannato dalle forze politiche e dalle istituzioni. L'ennesimo gesto intimidatorio che attacca un luogo dove valori come il rispetto e la non violenza devono essere inalienabili - ha dichiarato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti - Colpendo il liceo Socrate, come dissi in passato, si cerca di attaccare un simbolo che in questi anni si è distinto per iniziative contro l'omofobia, vincendo a tal proposito, il concorso Niso, un progetto europeo studiato per combattere proprio questo tipo di discriminazioni. Le scritte dei mesi scorsi e l'episodio odierno, non devono però fermare questi ragazzi nella loro battaglia per la legalità e per la valorizzazione delle diversità. Noi saremo al loro fianco senza abbassare la guardia".

Il vicepresidente della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio, durante il sopralluogo insieme al sindaco. ha voluto rassicurare: "La Regione farà la sua parte, e insieme al Comune e al Municipio metteremo in campo un piano d'emergenza per far riprendere subito le attività scolastiche. A chi ha voluto colpire questo liceo vogliamo dare un segnale forte: il Socrate non chiude e va avanti". Presente anche il capogruppo di Sel in Assemblea capitolina, Gianluca Peciola. "Ho parlato col prefetto e col responsabile Digos, ci aspettiamo celerità nell'accertamento delle responsabilità", ha aggiunto Smeriglio, sottolineando che "non credo che ci sia una connessione con l'impegno di questa scuola contro l'omofobia, ma è comunque un episodio drammatico e violentissimo che segue altri episodi capitati nel corso dell'anno". E sulla ristrutturazione dei piani superiori della scuola, il vicepresidente della Regione ha spiegato che "qui dietro c'è un cantiere già aperto per l'ampliamento della scuola con la ditta già operativa, vediamo se magari grazie loro riusciremo ad avere l'avvio immediato dei lavori".

Per il segretario del Pd Lazio, Enrico Gasbarra, "la scuola, più di ogni altro, è un luogo 'sacro' e per questo il gravissimo episodio che ha colpito il liceo Socrate è veramente scioccante. Lo è per la follia criminale ma anche perché va a colpire tutti, studenti, insegnanti e famiglie dell'istituto della Garbatella così come della capitale che da quel liceo ha avuto esempi e messaggi di cultura civile, contro ogni discriminazione e per i valori dell'uguaglianza e della legalità - ha osservato Gasbarra - Ai ragazzi, ai dirigenti, ai docenti va la solidarietà e la più profonda vicinanza mia e del Partito democratico del Lazio". Vicino "agli studenti, ai dirigenti e al personale scolastico del liceo Socrate", anche il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Daniele Leodori: ''Tutte le istituzioni si stringano ai ragazzi e alla famiglie del liceo che è diventato in questi mesi un simbolo da colpire, per intimidire, per fermare uno straordinario cammino che gli studenti hanno intrapreso contro ogni tipo di discriminazione e per la legalità. Siamo e saremo con loro anche per una ricostruzione immediata del liceo, nella speranza che i criminali che hanno ferito il Socrate possano essere al più presto identificati''.


http://roma.repubblica.it/cronaca/2013/07/13/news/rogo_nella_notte_al_liceo_socrate_in_fiamme_aula_al_primo_piano-62900619/

(13 luglio 2013)

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